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Eneco Tour 2015: Viviani manda Greipel a fare una vacanzina - Elia imperioso a Bolsward. Battuti Danny Van Poppel e Jempy Drucker, il Gorilla sbaglia i tempi

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Elia Viviani, vincitore della prima tappa dell'Eneco Tour. Alle sue spalle uno dei battuti, André Greipel © TeamSky.com

Elia Viviani e le prime tappe, nasce una storia d'amore. Fedele al detto che chi colpisce per primo colpisce due volte, il veronese tre mesi fa aveva fatto sua la prima frazione in linea del Giro d'Italia, a Genova; oggi a Bolsward, profonda provincia olandese, ha ripetuto l'impresa: a segno nella prima tappa dell'Eneco Tour, il 26enne della Sky si è tolto lo sfizio di battere una pletora di notevoli sprinter del panorama internazionale, primo tra tutti quell'André Greipel reduce da un Tour de France dominato nella specialità.

Viviani ha saputo ripagare in maniera inappuntabile il buon lavoro della sua squadra e ha conquistato il terzo successo stagionale su strada (oltre alla citata tappa del Giro c'era stata una vittoria al Dubai Tour in febbraio); alle sue spalle si sono piazzati Danny Van Poppel (che attraversa un ottimo momento di forma, tanto da essersi conquistato il diritto di sprintare al posto di Giacomo Nizzolo oggi), Jempy Drucker e - solo quarto - un Greipel che è stato brutalizzato dalla rimonta dell'italiano.

 

Fuga a 6 e chilometro d'oro
Senza Daniel Oss, ancora fermo ai box per i postumi dell'incidente subìto qualche giorno fa in allenamento (è stato investito in una galleria), l'Eneco Tour è partito da Borswald per la prima di tre frazioni disegnate per le ruote veloci (poi ci sarà la crono al quarto giorno, e infine tre tappe tutte muri e côtes). Dopo 6 km ha preso forma la fuga del giorno, animata da Nathan Haas (Cannondale), Frederik Veuchelen (Wanty), Laurens De Vreese (Astana), Jesper Asselman (Roompot), Nico Denz (AG2R, neopro' che ha firmato da pochi giorni col team francese) e David Boucher (FDJ).

Il sestetto ha avuto un vantaggio massimo di 7'20" dopo una cinquantina di chilometri, dopodiché l'inesorabile ritorno del gruppo è stato guidato dai team dei velocisti (la Lotto Soudal per Greipel, l'altra Lotto per Moreno Hofland, la Trek per Nizzolo e Van Poppel, la Sky per Viviani).

Poco da segnalare fino alla simpatica novità che caratterizza il percorso dell'Eneco Tour quest'anno, il cosiddetto Golden Km, il Chilometro d'Oro. In pratica una sequenza di tre sprint con abbuoni (3"-2"-1" per i primi tre) nel breve volgere di 1000 metri, una trovata che non ha mancato (e non mancherà) di regalare brio prima dell'atteso sprint conclusivo.

Al tratto in questione, posto a poco più di 20 km dalla fine, i fuggitivi si sono appropinquati con circa di 40" di vantaggio residuo. Scatti e controscatti tra i sei (e due ne hanno fatto le spese, staccandosi: Boucher e Veuchelen), poi i tre sprint hanno visto i seguenti passaggi: Denz-De Vreese-Asselman, Asselman-Haas-Denz, De Vreese-Asselman-Denz; in totale 6" di abbuono per Asselman, 5" per Denz e De Vreese, 2" per Haas; più che altro, nel frangente abbiamo assistito a un divertente spettacolo di attacchi e allunghi. Dopodiché la fuga ha esaurito la sua ragion d'essere ed è stata annullata (ai -16 l'ultimo ad essere stato raggiunto è stato Haas).

 

Che sfida fra i treni Lotto e Sky!
Il finale, naturalmente, è stato tutto per i velocisti e i loro treni. In particolare, è stato appassionante il testa a testa tra Sky e Lotto: i britannici hanno guidato praticamente dai -15 ai -7, quindi è passata in testa la squadra di Greipel (nel frattempo Jens Keukeleire si stampava su una rotonda: solo abrasioni, per fortuna); ma a poco più di 4 km dalla fine gli Sky sono stati riportati davanti da Ian Stannard, finché ai -2 la Lotto è uscita impetuosamente sul lato destro della strada, alzando nuovamente l'asticella della sfida.

Al triangolo rosso dell'ultimo chilometro una caduta ha coinvolto diversi corridori nelle retrovie, tra i quali Rick Flens e la coppia Wanty Mirko Selvaggi-Marco Marcato (tra l'altro per la squadra belga erano già caduti nel corso della tappa Baugnies, Backaert e Gasparotto...). Ai -700 la Etixx ha provato a organizzare un lancio per Tom Boonen, ma senza la necessaria efficacia; né tantomeno ha riempito gli occhi il minitreno Orica con Adam Blythe al lavoro per Magnus Cort Nielsen.

 

La volata e la classifica generale
E allora, visto che l'andatura non era il massimo, prima che lo facesse qualcun altro, André Greipel ha rotto gli indugi ed è partito ai 200 metri. Viviani è stato sveglissimo, aveva peraltro saggiamente scelto di tenere proprio la ruota del tedesco, e da quella è uscito in prepotente rimonta ai 100 metri, trascinandosi dietro Danny Van Poppel e Jempy Drucker. Tutti e tre hanno superato un Greipel sfiatato nei 50 metri finali, e sono transitati nell'ordine al traguardo.

Al quinto posto Jonas Vangenechten ha preceduto un Andrea Guardini che troppo tardi è riuscito a esprimere il suo spunto bruciante; Cort Nielsen, Moreno Hofland, José Joaquín Rojas e Dylan Groenewegen hanno completato la top ten.

Viviani è primo in classifica con 4" su Van Poppel e Asselman, 5" su De Vreese e Denz, 6" su Drucker, 8" su Haas, 10" su Greipel e il resto del gruppo. Domani avrà tutte le possibilità di difendere la leadership visto che la Breda-Breda, seconda tappa dell'Eneco Tour, non dovrebbe riservare grosse sorprese lungo i suoi 180 km. Epilogo allo sprint, ancora: il titolo di velocista protagonista della corsa potrà subito essere rimesso in palio.

Marco Grassi

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