Finalmente si inizia a vedere qualche timido segnale di recupero e in una lunga intervista al lussmburghese Le Quotidien Andy Schleck ha raccontato di guardare al futuro con ottimismo: «Sono uscito dal tunnel, mi sono lasciato alle spalle un brutto periodo e finalmente ora vedo il bicchiere mezzo pieno. Negli ultimi mesi la mia compagna Jil mi ha dato un grande sostegno così come la mia famiglia, mia madre, mio padre e i miei fratelli; penso che quello che ho passato mi renderà più forte».
«Non sogno di vincere il Tour de France, non quest'anno». Queste le parole rilasciate a Velonews dal lussemburghese Andy Schleck, reduce da un 2012 d'inferno e che pian piano sta ritornando alle corse. «Voglio tornare competitivo ma devo fare un piccolo passo dopo l'altro. Ho un buon fondo ora, procederò passo dopo passo, senza fare un grande passo alla volta. Non sarò alla Grande Boucle come leader della Radioshack, no. Ci sono altri adesso, per me è importante tornare ad avere il pieno appoggio del team, vedremo come andrà a luglio.
Se è vero - ed è vero - che il prossimo Tour de France prenderà il via dalla Corsica, l'isola che gli antichi greci chiamarono Kalliste, la bella, sarà da domani scenario di una due giorni di sfida tra alcuni dei più grandi interpreti del ciclismo mondiale. Il Critérium International, infatti, che si tiene dal 2011 nell'isola francese, vedrà al via nomi come Tejay Van Garderen, Chris Froome, il vincitore della Parigi-Nizza Richie Porte, Jean-Christophe Peraud, Thomas Voeckler, Rein Taaramäe, Bauke Mollema, Andrew Talansky e Andy Schleck, solo per citarne alcuni.
Intervistato dall'emittente lussemburghese RTL (ripresa poi da Biciciclismo.com), Andy Schleck ha respinto al mittente l'accusa di essere stato trovato ubriaco, in un ascensore di un hotel dell'aeroporto di Monaco di Baviera, successivamente al suo ritiro dalla Tirreno-Adriatico: «La storia di Monaco è ridicola, non voglio parlare di questo ma passare oltre».
Va verso l'epilogo il GP Camaiore 2013: quando mancano 15 km alla conclusione, con l'ultima delle 6 scalate al Monte Pitoro da affrontare prima del rush verso il traguardo, il gruppo dei migliori è nuovamente compatto. Sono stati infatti ripresi Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni e Maxim Belkov, in fuga sin dal km 2. Con loro c'era anche Pedro Paulinho, staccatosi ai -57 e subito riassorbito dal plotone. I fuggitivi hanno avuto un vantaggio massimo di 13'. Da segnalare che Andy Schleck ha perso le ruote dei migliori a poco più di 20 km dalla fine.
Era una corsa che stava lentamente languendo, anno dopo anno, con una partecipazione sempre più ridotta e una risonanza sempre più risicata. Spostata in calendario e portata a "far sistema" con altre gare vicine di data (la Strade Bianche e la nuova Roma Maxima - ex Giro del Lazio), in prossimità della Tirreno-Adriatico, ecco che la corsa in questione, il GP di Camaiore, risorge di colpo, presentando al ciclismo internazionale una startlist di ottimo livello, che poco ha da spartire con quanto offerto negli ultimi anni.
L'infezione alle vie respiratorie che ha costretto Andy Schleck al ritiro già nel corso della prima tappa del Giro del Mediterraneo terrà fermo il corridore lussemburghese anche in questo fine settimana. Contrariamente ai programmi, quindi, Schleck non correrà il Tour du Haut Var in Francia per non correre rischi: il corridore della RadioShack volerà a Maiorca per continuare ad allenarsi ed il suo rientro alla competizioni è previsto per il 28 febbraio proprio in Italia al GP Camaiore.
A 41 anni e mezzo si può ancora essere sul punto di ripartire. Per una nuova stagione, nel caso di Davide Rebellin, immarcescibile protagonista del ciclismo italiano, che al Giro del Mediterraneo al via domani da Limoux attaccherà ancora una volta un numero dorsale sulla maglia. Tutta nuova, per lui, quella della CCC Polsat Polkowice, che l'ha ingaggiato e lo schiera da subito (e probabilmente il veneto saprà essere, come in tanti altri team in passato, il migliore dei suoi).