Tour Méditerranéen 2013: Greipel risponde a Cavendish - Pelucchi 2°, Nizzolo 4° nella prima tappa. Schleck ritirato
- Tour Méditerranéen 2013
- Accent Jobs - Wanty 2013
- Big Mat - Auber 93 2013
- IAM Cycling 2013
- La Pomme Marseille 2013
- Lotto Belisol Team 2013
- RadioShack - Leopard 2013
- Sojasun 2013
- Team Europcar 2013
- André Greipel
- Andy Schleck
- Giacomo Nizzolo
- José Isidro Maciel Gonçalves
- Jérémy Roy
- Leonardo Fabio Duque
- Matteo Pelucchi
- Maxime Daniel
- Rein Taaramäe
- Staf Scheirlinckx
- Sébastien Turgot
- Thomas Vaubourzeix
- Théo Vimpere
- Will Routley
- Uomini
Mark Cavendish vince in Qatar? No problem, André Greipel trova subito il modo di rispondere per le rime al grande rivale. Il tedesco si è imposto oggi nella prima tappa del Tour Méditerranéen, 146 km da Limoux a Gruissan percorsi per lunghi tratti sotto la pioggia, e per lunghi tratti percorsi col gruppo a inseguire una fuga a tre partita dopo 3 km di gara.
Will Routley, dopo un biennio in SpiderTech, è alle prime uscite con la Accent Jobs; Thomas Vaubourzeix (della Pomme Marseille) si ispira forse a Thomas Voeckler, visto che nelle gare d'avvio del calendario francese è stato tra i più convinti attaccanti; Théo Vimpere, ancor più giovane del connazionale (è un classe '90) muove addirittura i primi passi nel professionismo, pur se con la maglia di una Continental (Big Mat). Questi i tre atleti che hanno animato coi loro movimenti ben 133 km di tappa.
Vimpere è risultato peraltro essere il più pimpante del terzetto, visto che si è involato da solo in cima al Col du Paradis, primo Gpm della giornata, ed è poi transitato in solitaria anche sul secondo, il Col des Fourches, superato il quale (eravamo ancora a 100 km dalla fine) il giovanotto ha atteso gli altri due fuggitivi, per proseguire di comune accordo fino ai 10 km dal traguardo, quando - in gran parte per il lavoro della Lotto di Greipel - l'azione è stata annullata dal gruppo.
Gli ultimi chilometri della tappa sono stati ovviamente dominati dai Lotto, che hanno annullato (con l'aiuto degli Europcar, al lavoro per Turgot) quegli sporadici tentativi d'anticipo (del portoghese Gonçalves o, negli ultimi 3 km, di Jérémy Roy) che speravano di beffare il plotone ormai lanciatissimo: e va detto che il francese della FDJ ci è quasi riuscito, visto che è stato ripreso a neanche 300 metri dalla linea d'arrivo. L'esito dello sprint è stato, per quanto riguarda il vincitore, il più scontato possibile, con André Greipel che ha centrato la quarta vittoria stagionale (tre le ha colte in Australia al Tour Down Under), andando a prendersi anche la conseguente testa della classifica.
Ma nelle posizioni di rincalzo troviamo nomi nuovi e bellini, a partire da quello di Matteo Pelucchi, secondo alla prima uscita con la nuova (in tutti i sensi) squadra, la IAM Cycling, neonata formazione svizzera nella quale il 24enne di Giussano potrà ritagliarsi un ruolo di primo piano, dopo i discreti risultati ottenuti nel 2012 in Europcar. Il terzo di giornata è invece un altro ragazzino francese (ma quanto cresce il movimento transalpino?), che si chiama Maxime Daniel e che - scopriamo oggi - sa essere veloce anche nelle volate di gruppo tra i pro', e non solo efficace (com'è stato fino alla scorsa stagione) nelle corse del nord. 21 anni, bretone di Rennes, Daniel ha fatto la trafila nelle giovanili della Saur-Sojasun (oggi solo Sojasun), e lo scorso anno ha vinto lo ZLM Tour in Olanda e soprattutto ha conquistato un quinto posto al Giro delle Fiandre under 23. Da seguire con interesse, insomma.
Appena giù dal podio Giacomo Nizzolo, che da pochi giorni ha compiuto 24 anni e che sarà chiamato quest'anno a confermare le ottime cose esibite nel 2012 (stagione chiusa con 4 vittorie); un moto di speranza, il milanese, per una squadra come la RadioShack che oggi ha fatto i conti con l'ennesimo ritiro di Andy Schleck, sempre più ombra di se stesso. Il lussemburghese si è staccato dal gruppo a 40 km dal traguardo, e poi è risalito in ammiraglia, secondo uno schema già esibito al Down Under qualche giorno fa. Purtroppo si allunga la serie nera di Andy, che non finisce una gara a tappe dal Circuito della Sarthe dello scorso aprile. Solo guai fisici per lui (la frattura dell'osso sacro gli ha fatto saltare praticamente la seconda metà di 2012, oggi per spiegare il ritiro ha parlato di problemi respiratori), o ci sono anche altre questioni?
Domani, senza Schleck (e senza Taaramäe e Duque, non partiti oggi, né Scheirlinckx, ritiratosi strada facendo) la classifica verrà subito rivoluzionata, visto che una crono di 24 km, abbastanza impegnativa per questo scorcio di stagione, chiamerà alla prestazione di rilievo i corridori interessati a vincere il Giro del Mediterraneo - o quantomeno a inseguire un piazzamento di rilievo. Da Cap d'Agde a Sète (sul Mont-Saint-Clair) non sarà peraltro un percorso da specialisti: pronostici apertissimi, quindi.