Un allungo ai 9 km trasformatosi in un'azione letale: Luis León Sánchez ha vinto oggi la seconda Clásica San Sebastián in carriera, andandosene da solo da un gruppo che si stava rinfoltendo dopo essersi selezionato sull'ultima salita di giornata (l'Alto de Arkale), e gestendo alla grande una decina di secondi di margine. Il gruppo è stato regolato, per il secondo posto, da Gerrans su Meersman, Le Mével, Mollema e Santambrogio. Decimo Ulissi, dopo un'ottima prova.
I 53 km a cronometro da Bonneval a Chartres vanno come da pronostico a Bradley Wiggins. La maglia gialla s'è imposta su Chris Froome di 1'16" e su Luis León Sánchez di 1'50". Quarto Peter Velits a 2'02" mentre Porte è 5° a 2'25". Il miglior giovane Tejay Van Garderen, partito molto bene, chiude 7° a 2'34". Vincenzo Nibali, 16° a 3'38", conserva la terza piazza nella generale che vede ora Wiggins più giallo che mai su Froome (a 3'21") ed il messinese (a 6'19"). Van den Broeck 4° a 10'15" e Van Garderen 5° a 11'04".
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La diciottesima tappa da Blagnac a Brive-la-Gaillarde vede la vittoria di strepitosa di Mark Cavendish. Dopo 65 km di gara vanno in fuga in 16: Rui Costa, Vanendert, Vinokourov, Boasson Hagen, Roy, Popovych, Arashiro, Hansen, Millar, Albasini, Paolini, Boeckmans, Nuyens, Kroon, Gretsch e Fouchard. Il gruppo non concede mai più di 2' ai fuggitivi e sull'ultima salita, la Côte de Lissac-sur-Couze a 10 km dal traguardo, restano davanti Alexandre Vinokourov, Luca Paolini ed Adam Hansen.