È l'australiano della Orica-GreenEDGE Cameron Meyer il primo leader del Tour de Suisse. Meyer ha percorso gli 8.1 km della crono di Quinto in 9'39", sfruttando anche il vento favorevole. Meyer ha preceduto di 10" Niki Terpstra e di 14" Heinrich Haussler, mentre a 15", ai piedi del podio, troviamo Alex Rasmussen. Fabian Cancellara, partito quart'ultimo, ha chiuso 16° a 22" dal vincitore. Gorka Verdugo e Reto Hollenstein hanno pagato a Meyer 16", Koch 18", Peter Velits 19" così come Hesjedal e Tosatto, 10°. Da segnalare l'ottima prova di Giovanni Visconti, 11° a 20" da Meyer.
È il danese della Garmin-Sharp Alex Rasmussen il primo leader della Bayern-Rundfahrt. Rasmussen ha vinto infatti allo sprint la frazione d'apertura della corsa bavarese, 193.8 km mossi tra Pfaffenhofen e Mühldorf, precedendo Ben Swift e Juan José Lobato. Ai piedi del podio il vincitore della Milano-Sanremo Gerald Ciolek mentre in quinta piazza troviamo il classe '89 di Pordenone Davide Cimolai, in forza alla Lampre-Merida.
Un altro capitolo, stamattina, nel caso Alex Rasmussen: il corridore danese, reduce da una squalifica di 18 mesi per aver saltato alcuni controlli antidoping, era pronto a tornare in gara al Circuit de La Sarthe, terminato il periodo di sospensione. Ma, sorpresa, oggi non è stato fatto partire.
18 squadre da 6 corridori (alcune partono con 5) al via, 8 formazioni World Tour tra le altre, e per l'Italia la rappresentanza della Bardiani-CSF guidata da Modolo e Colbrelli e di altri corridori sparsi in altri team (Nizzolo, Pelucchi, Benedetti e Napolitano): il Circuit de la Sarthe inizia domani e avrà una partecipazione piuttosto qualificata, a partire dal vincitore del 2012 Luke Durbridge, che correrà ovviamente col dorsale numero 1.
Prima sospeso, poi scagionato ed infine squalificato: la vicenda di Alex Rasmussen, accusato lo scorso inverno di aver saltato tre controlli antidoping nel giro di 18 mesi, si è arricchita oggi di un altro capitolo. A novembre 2011 il corridore danese era stato assolto dalla propria federazione nazionale a causa di alcuni errori nelle procedure da parte degli addetti dell'UCI ma oggi è arrivato il verdetto del ricorso al TAS del massimo ente del ciclismo: Rasmussen è stato squalificato per 18 mesi e potrà tornare a gareggiare solamente nel 2013.
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo.
È dell'australiano Matthew Goss la terza tappa del Giro d'Italia, 190 km tutti pianeggianti con partenza ed arrivo ad Horsens. È la tappa dedicata a Wouter Weylandt ed inizia con il momento di raccoglimento prima del via. Al km 0, dopo scatti e controscatti, se ne vanno in sei: Miguel Mínguez Ayala, Alfredo Balloni, Ramunas Navardauskas, Mads Christensen, Martijn Keizer, Reto Hollenstein. Procedono di comune accordo ottenendo un vantaggio massimo di 3'52" al km 129.