Una Cannondale che ha lavorato per 115 km tirando il collo al gruppo, facendo staccare i velocisti più forti (Cavendish, Greipel, Kittel) sulla Croix de Mounis (a 110 dal traguardo) e resistendo al loro ritorno, preparando così il terreno per il primo successo di tappa di Peter Sagan al Tour de France 2013. Lo slovacco ad Albi (al termine della settima frazione) ha battuto Degenkolb, Bennati, Kwiatkowski, Boasson Hagen, Gavazzi, Gallopin, Vichot, Mori e Chavanel. Notevole la presenza di 3 italiani nei primi 10. In classifica Daryl Impey conserva la maglia gialla con 3" su Boasson Hagen.
Un altro finale palpitante al Tour de France, ma stavolta solo per motivi sportivi al contrario di quanto accaduto ieri a Bastia. Ad Ajaccio si è imposto Jan Bakelants, corridore della RadioShack alla prima vittoria in carriera: il belga ha attaccato a 7 km dalla fine con Chavanel, Fuglsang, Gorka Izagirre, Flecha e Manuele Mori, e ha staccato i colleghi a 1700 metri dal traguardo, resistendo per 1" al ritorno del gruppo, in cui Sagan ha vinto la volata dei battuti su Kwiatkowski, Cimolai, Boasson Hagen, Simon, Gavazzi, Impey, Bennati e Lagutin.
Seconda vittoria di Peter Sagan al Giro di Svizzera 2013: a Bad Ragaz, ottava tappa, lo slovacco, ben supportato dalla Cannondale, ha avuto ragione di un gruppo ridotto (a meno di 50 unità) dopo la selezione che c'è stata sulla salitella di Luzisteig, e ha battuto Daniele Bennati e Philippe Gilbert. Nel corso della tappa, fuga a 4 con Vrecer, Mori, Hollenstein e Bouet, annullata a 17 km dalla fine. La classifica resta invariata rispetto a ieri, con Mathias Frank primo con 13" su Rui Costa, 23 su Kreuziger, 44 su Pinot, 46 su Mollema e 1'17" su Van Garderen.