Tour de France 2013: Martin saluta già, clavicola rotta? - Il bollettino dei caduti a Bastia
- TOUR DE FRANCE 2013
- Lotto Belisol Team 2013
- Omega Pharma - Quick Step 2013
- Orica - GreenEDGE 2013
- Team Argos - Shimano 2013
- Alberto Contador Velasco
- Andreas Klöden
- André Greipel
- Christopher Froome
- Geraint Thomas
- Ian Stannard
- Johnny Hoogerland
- Manuele Mori
- Mark Cavendish
- Matthew Harley Goss
- Moreno Moser
- Nacer Bouhanni
- Peter Sagan
- Philippe Gilbert
- Roberto Ferrari
- Rui Alberto Faria da Costa
- Ryder Hesjedal
- Tejay Van Garderen
- Tony Gallopin
- Tony Martin
- Uomini
Non sembrava nemmeno di essere al Tour, quando a 15 km dall'arrivo di Bastia il solo caduto era il favorito per la vittoria finale, Chris Froome. Il britannico originario del Kenya era scivolato nel trasferimento verso il chilometro zero e nonostante le gufate degli avversari si era rialzato senza alcun problema. Fino ai -15 km tutto è filato liscio, quasi irreale, si diceva.
Poi ci si è messo prima il bus dell'Orica a tirare giù il traguardo, e non ha voluto essere da meno Johnny Hoogerland.
Olandese, neo campione nazionale su strada, funambolo del filo spinato (nel Tour 2011 si beccò 33 punti, scagliatovi da un'auto), il Toro di Beveland semplicemente non si è accorto dell'inizio del tratto transennato, e così ha tirato dritto, buttando giù transenne e se stesso. Non sia mai che un bus targato Orica gli rubi la scena! Per lui solo delle belle escoriazioni su gambe e spalle.
Ai -12 km altra caduta, con Moreno Moser, Ryder Hesjedal, Manuele Mori e Ian Stannard che finiscono in terra. nulla di grave per loro se non il fatto di dover inseguire (ma con i tempi neutralizzati anche lo sforzo profuso nell'inseguimento risulterà vano).
Il peggio deve però ancora venire ed è ai -5 km che il gruppo cade in maniera quasi compatta, con Tony Martin che va giù per primo e tracina con sé tanti altri. L'iridato a crono saluterà già la Grande Boucle con una probabile frattura alla clavicola e molte abrasioni sulla schiena. Peccato.
Tra chi finisce a terra troviamo anche Peter Sagan (gli va dietro nuovamente Moser e Ted King), che rimedia abrasioni su braccia e gambe, Alberto Contador, che ne esce con una contusione alla spalla sinistra ed al ginocchio, Rui Costa, dolorante ad una mano.
Tejay Van Garderen ha preso una botta alla spalla, e non è una bella notizia mentre Greipel s'è ritrovato appiedato dopo una foratura immediatamente successiva alla caduta, e forse, per quello che gli poteva capitare, per il Campione di Germania è una buona notizia.
A questi vanno aggiunti gli Sky Stannard e Thomas, che non riportano nulla di che, Bouhanni e Fischer, senza troppe conseguenze, e ancora Philippe Gilbert, che rmedia diverse escoriazioni alla gamba, Klöden e Gallopin, Brajkovic, Muravyev e Lutsenko. In casa Lampre-Merida Roberto Ferrari evita quasi il la maxi caduta ma da dietro viene tamponato e finisce a terra a pelle di leone, non senza aver fatto prima un bel volo.
Assaggiano l'asfalto corso anche Mollema, che tutto sommato ne esce bene, con qualche graffio e via andare, Cavendish, che non vestirà la maglia gialla (era l'unica che mancava a Cannonball, avendo già indossato rosa e roja) e Goss. L'aussie cade negli ultimi 400 metri, sdraiandosi al suolo per colpa di un raggio rotto.
Un bollettino di guerra più che una prima tappa di Tour, o forse sono proprio le cadute a fare una selezione quasi darwiniana nella prima settimana di Grande Boucle. Di certo bisogna essere fortunati per evitare di cascare e talvolta bravi, sapienti, capaci di evitare le ruote più pericolose. Se poi si ha la saggezza di Chris Froome, che s'è tolto subito il dente, cadendo prima del chilometro 0 ed arrivando con i fidi Porte e Boasson Hagen con il primo gruppo, ancora meglio.