Il Giro di Svizzera si conclude con il primo portoghese della storia a vincere la classifica generale: Rui Costa, anche grazie a un ottimo Valverde che l'ha aiutato a chiudere sui vari attacchi dell'ultima tappa, da Näfels a Sörenberg, si aggiudica la gara elvetica con 14" su Fränk Schleck e 21 su Levi Leipheimer.
Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".
Ai piedi dello Stelvio situazione rimescolata rispetto al Mortirolo. Sette al comando: Zaugg, Nieve, Cunego, Izagirre, Amador, Kangert e De Gendt. Il gruppo maglia rosa è tirato dalla Garmin di Hesjedal e viaggia a 3'41". Scarponi e Basso sono alle calcagna del canadese e della maglia rosa Joaquim Rodríguez ma il vero pericolo è Thomas De Gendt.
La 17esima tappa del Giro, da Falzes a Cortina, è entrata decisamente nel vivo: dopo un allungo di Seeldraeyers in discesa dal Duran (il belga era già in fuga dal mattino con altri corridori), che ha portato il battistrada ad avere fino a 50" sugli immediati inseguitori (Rabottini, Samoilau, Serpa e Nieve, rientrato sul Duran stesso) e 1'50" sul gruppo della maglia rosa, sulla Forcella Staulanza è cambiato tutto: prima Rabottini, poi Nieve (rialzatosi), poi Samoilau e Serpa, infine Seeldraeyers sono stati tutti ripresi dal gruppo tirato in maniera strepitosa da Damiano Caruso (al servizio d
Va a Diego Ulissi la terza frazione della Settimana Internazionale Coppi e Bartali. nei 151 km da Fiorano Modenese-Levizzano numerosi gli attacchi, soprattutto nel circuito finale, con la salita di Levizzano da percorrere più volte. All'ultimo giro ci ha provato dapprima Felline, ripreso, quindi la coppia formata da Luca Barla e Tanel Kangert. La Lampre ha condotto con successo l'inseguimento ed imboccato per l'ultima volta la salita di Levizzano Rangone.
Troppo schiacciante la superiorità di Grete Treier ai campionati nazionali estoni: l'atleta della Michela Fanini, infatti, ha vinto anche la prova in linea arrivando da sola al traguardo con più di due minuti e mezzo sulla prima avversaria. Nella prova maschile, invece, primo titolo per il 29enne Mart Ojavee, in forza in questa stagione alla piccola Continental di Hong Kong Champion System. Ojavee, che ha conquistato la prima vittoria da due anni a questa parte. è arrivato al traguardo tutto solo con 33" di vantaggio su Puusepp e 39" su Kangert.
Evidentemente troppo giovane per reggere nel 2008 e nel 2009 il peso di un team Pro Tour come l'AG2R, il classe '87 Tanel Kangert si è "rifiugiato" quest'anno in un team dilettantistico francese col quale ha vinto il Tartu GP e si è laureato campione nazionale a cronometro. L'estone tornerà nel ciclismo pro' dalla porta principale, visto l'accordo raggiunto con l'Astana per il 2011; nella trattativa - leggiamo su Biciciclismo.com - è stata fondamentale l'intercessione di Jaan Kirispuu, ex maglia gialla al Tour de France.