La maxicrono del Giro d'Italia, 59.4 km da Treviso a Valdobbiadene, è di Vasili Kiryienka. Il bielorusso della Sky ha corso in 1h17'52", precedendo di 12" Luis León Sánchez e 23" ed Alberto Contador a 14". Patrick Gretsch ha chiuso quarto a 23", poi Steven Kruijswijk a 1'09", Tanel Kangert a 1'17", Jurgen Van den Broeck a 1'25", Fabio Felline a 1'26", Tobias Ludvigsson a 1'27", Luke Durbridge a 1'36".
La dodicesima tappa del Giro d'Italia, 190 km da Imola al Santuario di Monte Berico (Vicenza), è di Philippe Gilbert. Dopo la fuga iniziale di Patrick Gretsch (AG2R La Mondiale), Davide Appollonio (Androni-Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Kenny Ellisonde (FDJ) e Nicky Van der Lijke (Lotto.NL-Jumbo), ai piedi della Salita di Castelnuovo è stato Gianfranco Zilioli ad accelerare, con il belga Louis Vervaeke alle spalle.
La seconda tappa del 98° Giro d'Italia, la prima in linea, è di Elia Viviani al termine di una volata al cardiopalma che significa prima vittoria alla Corsa Rosa.
Siamo sulla salita simbolo della Côte Liège-Bastogne-Liège, la Côte de la Redoute. Al comando sempre Tanel Kangert e Michele Scarponi (Astana) e Johan Esteban Chaves (Orica), ma una caduta fa esplodere il gruppo proprio prima della salita. Finiscono a terra, tra gli altri, Daniel Martin, Pierre Rolland, Nicolas Roche, Simon Gerrans, Fränk Schleck, Mathias Frank, Yukiya Arashiro ed altri. Vincenzo Nibali rischia ma riesce a restare in piedi. Ovviamente prima della Redoute gruppo frazionato in più parti.
Dopo la Côte de la Haute-Levée in testa alla Liège-Bastogne-Liège troviamo Tanel Kangert e Michele Scarponi, Johan Esteban Chaves (Orica), David Arrendondo (Trek) e Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo). Il quintetto guadagna sul gruppo, arrivando ad un margine di quasi un minuto, mentre dietro tirano prima la Katusha di Purito Rodríguez e successivamente la Movistar del favorito numero uno Alejandro Valverde. Sul Col de la Rosier restano in testa due Astana, ovvero Scarponi e Kangert, ed un Orica, Chaves.