Vittoria di Winner Anacona nella nona tappa della Vuelta a España, la Carboneras de Guadazaón-Aramón Valdelinares, arrivo in salita su cui si è consumato anche un ribaltone in classifica, con Nairo Quintana che diventa leader della generale.
Seconda vittoria per Nacer Bouhanni alla Vuelta a España. Il francese si è imposto nell'ottava tappa, la Baeza-Albacete di 207 km, in una volata di gruppo non a ranghi compatti. Il corridore della FDJ ha battuto Michael Matthews, Peter Sagan, John Degenkolb, Greg Henderson e Robert Wagner. Al settimo e all'ottavo posto due italiani, Kristian Sbaragli e Roberto Ferrari.
La settima tappa della Vuelta a España, 169 km da Alhendín ad Alcaudete, vede la vittoria solitaria di Alessandro De Marchi, già uomo più combattivo del Tour de France. Vanno in fuga, dopo tanti tentativi, Ryder Hesjedal, Hubert Dupont, Johann Tschopp ed Alessandro De Marchi, con un vantaggio che supera i 5'. Dietro il gruppo cincischia e così i fuggitivi perdono poco terreno. Nel finale cade Hesjedal, De Marchi resta con Tschopp ed a 13 km dal traguardo di Alcaudete va via da solo. Alle sue spalle Dupont, Hesjedal e Tschopp, gruppo a 3'22 quando mancano 3 km all'arrivo.
Primo arrivo in salita, duro ma non lunghissimo, nella sesta tappa della Vuelta a España. Vittoria di un grandissimo Alejandro Valverde, con tanto di maglia roja, a La Zubia. Nei 167.1 km con partenza da Benalmádena ed arrivo appunto a La Zubia fuga a due di Lluís Mas Bonet (Caja Rural) e Pim Ligthart (Lotto Belisol). Vantaggio massimo di 14'22" dopo 51 km, poi il gruppo si rifà sotto, tirato dapprima dalla Garmin-Sharp, poi da Movistar ed Orica.
La quinta tappa della Vuelta a España, 180 km, con partenza da Priego de Córdoba ed arrivo a Ronda, vede la vittoria di John Degenkolb su Nacer Bouhanni e Moreno Holfand. Subito in fuga Tony Martin (Omega Pharma-Quick Step) e Pim Ligthart (Lotto Belisol), ma il gruppo, con il Campione del Mondo a cronometro là davanti, non lascia più di due minuti alla fuga. Martin si sfila e resta Ligthart al comando. Ma a 38 km dal traguardo la Tinkoff-Saxo, fiutando il vento laterale, apre un ventaglio e spezza il gruppo in tre tronconi.