Dopo il caso della belga Femke Van den Driessche agli scorsi Campionati del Mondo di ciclocross, in Indonesia potrebbe essere stato riscontrato un nuovo caso di utilizzo di una bicicletta motorizzata in una gara internazionale: al termine della quarta ed ultima tappa del Tour de Banyuwangi Ijen con un arrivo in salita con pendenze da capogiro, il vincitore Peter Pouly e tutta la sua squadra Singha Infinite Cycling Team sono stati squalificati per frode tecnologica e utilizzo di una bicicletta non conferme la regolamento.
Come si suol dire, la mamma dei cretini è sempre incinta. Daniele Bennati, ciclista aretino (quindi della zona) in convalescenza dopo l'incidente alla Milano-Sanremo, segnala via twitter che sullo sterrato dell'Alpe di Poti, punto chiave della Foligno-Arezzo di oggi qualche incosciente ha sparso dei chiodi, che fortunatamente i tifosi presenti sul percorso stanno provvedendo a raccogliere:
Oltre al Giro d'Italia oggi erano in programma diverse altre corse in giro per il mondo comprese anche le prime tappe di ben tre gare a tappe di categoria 2.1. Al Tour de Picardie in Francia c'è stata la vittoria numero 5 del 2016 di Nacer Bouhanni (Cofidis) che sul traguardo di Formerie si è lasciato alle spalle Jens Debusschere e Sondre Holst Enger, con il veronese Andrea Guardini che ha chiuso in quinta posizione preceduto anche da Kenny De Haes.
Come da previsione è stata una volata a decidere il vincitore della settima frazione del Giro d'Italia, disputata tra Sulmona e Foligno. A vincere ancora una volta è stato André Greipel (Lotto Soudal) che ha battuto Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) e Sacha Modolo (Lampre-Merida). Quarto Caleb Ewan, che aveva lanciato in testa la volata, quindi a seguire Enrico Battaglin, Matteo Trentin, Alexander Porsev, Alexey Tsatevich, Nicola Ruffoni e Elia Viviani.
Ogni nascita di una nuova corsa è una buona notizia, soprattutto se avviene in un paese dalla buona tradizione ma che nelle ultime stagioni ha parecchio faticato per problemi di varia natura. Parte oggi in Portogallo il Grande Prémio Internacional Beiras e Serra da Estrela, prova che per tre giorni nella zona centrale del paese, zona brulla, scarsamente abitata e particolarmente montagnosa.
Si è risolta con il successo in solitaria dell’austriaco Daniel Schorn la prima tappa del Rhône-Alpes Isère Tour, 135 chilometri tra Charvieu-Chavagneux e Ruy-Montceau. La corsa è stata caratterizzata da un'azione di 15 uomini partita sulla Côte de Ruy-Montceau a 20 km dall'arrivo che è arrivata a giocarsi il successo: l’atleta del Team Felbermayr - Simplon Wels (ex-Bora Argon) ha anticipato i compagni di avventura cogliendo il primo successo stagionale.