Prenderà le mosse stasera da San Diego l'undicesima edizione del Tour of California, la corsa attualmente più prestigiosa negli Stati Uniti, che vanta nell'albo d'oro gente del calibro di Landis, Leipheimer, Horner, van Garderen, Wiggins e per ultimo Sagan.
Il Giro d'Italia di Marcel Kittel è terminato oggi ad Arezzo: il velocista tedesco della Etixx-QuickStep, vincitore delle tappe olandesi di Nimega e Arnhem e maglia rosa per un giorno, non prenderà in via domani della lunga ed impegnativa cronometro del Chianti; viene così rimandato l'appuntamento con la prima vittoria da professionista in Italia, visto che Kittel ha vinto quattro tappe della corsa rosa ma due in Olanda e due in Irlanda.
Doppietta per la Wanty-Groupe Gobert nella terza tappa del Rhône-Alpes Isère Tour. Giornata di fuoco sin dalla prime battute che ha visto avvantaggiarsi, nelle fasi centrali, un gruppo di 22 atleti. Lennard Hofstede (Development Team Rabobank) ha attaccato con Marco Minnaard e Jerôme Baugnies (Wanty) e Beñat Txoperena (Euskadi Basque Country-Murias) ad una quarantina di chilometri dalla conclusione. Il gruppo, alle loro spalle, non è riuscito a reagire, sprofondando ad oltre 2'.
La seconda frazione del neonato Grande Prémio Internacional Beiras e Serra da Estrela si è decisa allo sprint: a trionfare come ieri è stato un portacolori della Caja Rural-Seguros RGA. Dopo Eduard Prades oggi gioisce José Gonçalves: il corridore di casa ha superato nella Sabugal-Fundão di 198 km l'albanese Redi Halilaj (Amore & Vita-Selle SMP) e l'azzurro Luca Wackermann (Al Nasr-Dubai).
Volata semplice semplice quella che ha permesso a Nacer Bouhanni di ripetersi al Tour de Picardie: dopo la frazione di ieri il leader della Cofidis, Solutions Crédits si è portato a casa anche la tappa da Feuquières-en-Vimeu a Flixecourt di 180 km battendo il britannico Daniel McLay (Fortuneo-Vital Concept) e il veronese Andrea Guardini (Astana Pro Team), buon terzo.
Alla prima vera salita di questo Giro d'Italia, l'olandese Tom Dumoulin è subito andato in difficoltà e ha perso la maglia rosa: sulle pendenze e lo sterrato dell'Alpe di Poti, il capitano della Giant-Alpecin ha sofferto le accelerazioni di Alejandro Valverde e al traguardo di Arezzo ha perso addirittura 1'05" dal gruppo dei migliori.
Gran sconquasso nella seconda frazione del Tour of Iran Azarbaijan: la Urmia-Aras di 209 km ha visto la grande prova di Peter Koning, che è riuscito a vincere la tappa con quasi 5' di margine sui più immediati inseguitori.