Dovevano già essere in gara oggi, nella Drôme Classic, nuova corsa creata dagli organizzatori dell'Ardèche Cyclisme, ma il maltempo li ha malamente respinti; imperterriti, riproveranno domani a prendere il via, nella Classic Sud Ardèche, gara che completerebbe il week-end francese, se solo il clima fosse appena umano. Se il gelo, la neve, il vento, il ghiaccio concederanno una tregua, vedremo battagliare più o meno gli stessi uomini che avrebbero dovuto farlo oggi: e quindi, tra gli altri, Pinot e Voeckler, Péraud e Meersman, Barguil e Taaramäe, Atapuma e Jules.
Sarà ovviamente una corsa francocentrica la giovane Drôme Classic (all'esordio nel calendario UCI), gara che si disputerà domani intorno a Montmeyran: sugli scudi ci saranno i team transalpini (dalla FDJ del campione nazionale Bouhanni alla Europcar di Voeckler, dall'AG2R di Péraud - reduce da un ottimo Mediterraneo - alla Cofidis di Taaramäe, e via di questo passo con le formazioni minori); ma non mancheranno anche alcune squadre "estere", a partire dalle WT Euskaltel (occhio a Gorka Izagirre), Omega Pharma (con Meersman) e Argos (con la stellina francese Barguil).
Avrà inizio domani con la Bellegarde-Beaucaire, di 152 km, la 43a Étoile de Bessèges, breve gara a tappe francese che si corre ad inizio stagione. La corsa terminerà domenica, quando saranno in previsione addirittura due semitappe, ed avrà al via i migliori protagonisti del ciclismo transalpino e non solo. Jérôme Coppel, che nel 2012 vinse la gara a tappe davanti a Franck Vermeulen e Rein Taaramäe, avrà il dorsale numero uno, mentre Thomas Voeckler avrà il 41 (Rolland invece il 42).
Assieme alla corsa dei professionisti oggi s'è corsa anche la Parigi-Tours Espoirs, la classica riservata alla categoria Under 23 che anch'essa si conclude sulla celebre Avenue de Grammont. La vittoria è andata al 21enne Taruia Krainer: il corridore tahitiano che milita nella Vendée U ha staccato di 4" Warren Barguil, prossimo al passaggio al professionismo con la Argos-Shimano. A completare il podio troviamo poi un altro francese, Maxime Renault, che nelle ultime due stagioni ha assaggiato le corse dei pro' correndo da stagista con la Saur-Sojasun.
Si aggiunge anche la Argos-Shimano nella lotta per conquistare uno dei 18 posti nel World Tour per la stagione 2013: il team manager della formazione olandese ha confermato che presenterà una richiesta formale all'UCI per ottenere una licenza e salire così nella massima categoria mondiale del ciclismo su strada.
Si svolgerà domattina a partire dalle 9.00 la gara in linea degli Under 23. Saranno 161 i chilometri totali da percorrere, con il circuito contenente Bemelerberg e Cauberg (lunghezza totale: 16.1 km) da ripetere per 10 volte. Al via l'Italia schiera Enrico Barbin, Manuel Bongiorno, Mattia Cattaneo, Andrea Fedi, Davide Villella e colui che sarà la punta del ct Marino Amadori, Fabio Felline. La riserva sarà Davide Martinelli, già impegnato nella cronometro.
La sesta ed ultima tappa del Tour de l'Avenir, 82 km da Beaufort a Le Grand Bornand con quattro Gpm in mezzo, vede vincitore il russo Sergey Pomoshnikov. Secondo il francese Warren Barguil, che così conquista la corsa nonostante i numerosi attacchi a cui ha dovuto rispondere, anche da parte di Mattia Cattaneo. Completa il podio di giornata l'austriaco Patrick Konrad mentre Cattaneo chiude decimo. La classifica generale finale vede prevalere Barguil su Chamorro (a 1"), quindi Cattaneo (a 9"), che conferma il terzo posto del 2011.
Il tappone del Tour de l'Avenir viene mutilato a causa di una fitta nevicata sul Col de la Madeleine, che avrebbe dovuto essere il giudice della corsa. Restano quindi da percorrere 44 km di gara, con partenza spostata da Valloire a Rognaix ed arrivo in quota a Les-Saises. La salita finale vede perciò attacchi e contrattacchi, con il kazako Lutsenko che si porta avanti insieme al colombiano Rivera, lo statunitense Boswell ed il belga Wellens.
La prima tappa impegnativa del Tour de l'Avenir, la quarta della corsa, incorona il francese Warren Barguil, che vince a Valloire e balza in testa alla classifica. Da affrontare nel finale il Col du Télégraphe prima di scendere a Valloire, ai piedi del Galibier. Va via una fuga con Alexey Lutsenko, Jan Tratnik e Toms Skujins. Sulle prime rampe del Télégraphe se ne va da solo Lutsenko mentre la maglia gialla Silvan Dillier è in difficoltà nelle retrovie del gruppo (con lui troviamo anche la maglia a pois Davide Villella).