La BMC conferma a Richmond di essere la più forte nella cronosquadre: la formazione americana ha rivinto il titolo mondiale nella specialità, chiudendo la prova di 38.8 km con il tempo di 42'07" alla media di 54.969 km/h; al secondo posto la Etixx-Quick Step a 11", podio completato dalla Movistar a 30" dai vincitori.
Nel 2016 la Cannondale-Garmin avrà un organico molto rinnovato perché ad oggi sono otto i nuovi ingaggi già annunciati: l'ultimo della lista è il 23enne Lawson Craddock in arrivo dalla Giant-Alpecin. Craddock è stato il miglior gregario di Tom Dumoulin all'ultima Vuelta a España e dal prossimo anno cercherà di fare da spalla a Talansky e Rolland nei grandi giri, cercando poi di ritagliarsi spazi da capitano nelle brevi corse a tappe dove vanta un 3° posto al Tour of California 2014.
Due giovani corridori che hanno animato l'ultima edizione del Tour de l'Avenir correranno in formazioni World Tour nel 2016. Il russo Matvey Mamykin, classe 1994, ha firmato un accordo con la Katusha venendo così promosso dalla formazione satellite Itera-Katusha: quest'anno Mamykin ha vinto una tappa sia al Giro della Valle d'Aosta che al Tour de l'Avenir dove si è anche piazzato terzo nella classifica generale finale.
La Vuelta a España è di Fabio Aru. Il corridore dell'Astana, sfruttando il grande lavoro della squadra e di Mikel Landa, ha staccato Tom Dumoulin, la maglia roja, sul penultimo Gpm di giornata, il Puerto de la Morcuera. Dopo una prima risposta di Dumoulin, c'è stato il cedimento definitivo dell'olandese. Al traguardo il primo è stato lo spagnolo della Lampre-Merida Rubén Plaza, che s'è sciroppato ben 114 km di fuga solitaria. Alle sue spalle José Gonçalves ed Alessandro De Marchi a 1'07" ed 1'08".
Alla Vuelta a España crolla sulle ultime rampe del Puerto de la Morcuera Tom Dumoulin, con Fabio Aru che ha attaccato e distanziato la maglia roja. Al comando sempre Rubén Plaza, ma Aru è con Chaves, Landa, Majka, Purito Rodríguez, Quintana. Dumoulin insegue a 20" con il solo Mikel Nieve. Mancano 34 km alla fine, la Vuelta è nelle mani di Fabio Aru.
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Si scaldano i motori sulla seconda ascesa al Puerto de la Morcuera, 49 km al termine della ventesima e decisiva tappa della Vuelta a España, 175.8 km da San Lorenzo de El Escorial a Cercedilla. Al comando della corsa c'è sempre li spagnolo della Lampre-Merida Rubén Plaza, con Alessandro De Marchi e Giovanni Visconti a 2' dallo spagnolo. Ma attacca l'Astana, che fa il forcing con Rosa e Cataldo, poi mette Landa al comando ed a ruota Fabio Aru.