Vuelta a España 2015: Degenkolb, a Madrid è una vittoria Real - Nella cornice di Plaza de Cibeles John conquista la decima tappa alla Vuelta. Aru, inizia la festa!
- VUELTA A ESPAÑA 2015
- Astana Pro Team 2015
- Team Giant - Alpecin 2015
- Alejandro Valverde Belmonte
- Daniele Bennati
- Danny Van Poppel
- Fabio Aru
- Geraint Thomas
- Iljo Keisse
- Jean-Pierre Drucker
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Joaquim Rodríguez Oliver
- John Degenkolb
- John Degenkolb
- John Degenkolb
- Kristian Sbaragli
- Matteo Montaguti
- Rafal Majka
- Rafal Majka
- Uomini
Arriva la decima. È bastata una tappa niente niente facile, la passerella finale di Madrid, per garantire a John Degenkolb il decimo centro alla Vuelta a España. E l'ha festeggiato come il Real Madrid, in Plaza de Cibeles, giusto perché, se si fanno le cose in grande, si va fino in fondo.
Dopo la frazione decisiva di Cercedilla, che ha assegnato a Fabio Aru la maglia roja, i 98.8 km da Alcalá de Henares a Madrid sono una passeggiata di salute all'ora dell'aperitivo. E John Degenkolb va dritto al buffet, regolando tutti con la sua consueta autorevolezza sul traguardo.
Valverde strappa la maglia verde a Purito, poi fuga a sei
Non è tappa da relax assoluto, però, perché Valverde deve recuperare due punti a Purito Rodríguez nella classifica a punti. Ed al traguardo volante il murciano vince facile, ben supportato dai suoi gregari, prende 4 punti e la maglia verde.
Dopo queste fasi, il grupo si rialza un momento e vanno via in sei: Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Omar Fraile (Caja Rural-Seguros RGA), Carlos Verona (Etixx-QuickStep), José Joaquín Rojas (Movistar), Ben King (Cannondale-Garmin) e Laurent Pichon (FDJ). A quattro giri dal termine esce Fabio Duarte, colombiano che cerca la zampata, e si porta a 15" dai battistrada. Ripresi tutti, si ricomincia.
Keisse tenta una Milano bis, ma non è sempre domenica
A due giri dal termine tenta il colpaccio Iljo Keisse, che già a Milano, nell'ultima tappa del Giro, fregò tutti anticipando i velocisti. Questa volta non gliela fa. Ripreso il corridore della Etixx, parte in contropiede il francese Alexis Gougeard, vincitore due giorni fa ad Ávila. Non scappa nessuno, anche perché siamo all'ultimo giro. La MTN Qhubeka mette in azione il suo treno, Geraint Thomas prova a farlo deragliare con uno scatto che non serve, perché manca di potenza. Quando entra in azione la Giant-Alpecin di John Degenkolb il plotone è bello in fila.
Degenkolb meravigliosa, la decima alla Vuelta è sua
La volata è già scritta, con John Degenkolb lanciato a meraviglia dai suoi sulla destra; Danny Van Poppel prova a rimontare, ma non riesce raggiungere il tedesco in giornata di grazia, deve anzi difendersi dal ritorno del lussemburghese Jempy Drucker, alla fine terzo.
Ai piedi del podio di giornata Daryl Impey, che si mette alle spalle Tosh Van der Sande, Maxi Richeze, Nikolas Maes, Kristian Sbaragli, Kévin Réza e Tom Van Asbroeck. Daniele Bennati, che qui ha già vinto e nel finale s'è messo in mostra davanti, prende troppo vento e chiude al 13° posto.
Fabio, è finita. Adesso sì che puoi festeggiare!
La maglia roja è finalmente di Fabio Aru, con Rodríguez e Majka compagni di podio. Purito perde in extremis la maglia verde della classifica a punti, che come detto finisce a Valverde (118 a 116 il finale), mentre Omar Fraile stravince la graduatoria del miglior scalatore.
Purito si consola - se consolazione si può chiamare - con la maglia della combinata (16 punti per lui, mentre Aru, secondo, ne realizza 23 e Dumoulin, terzo, uno più del sardo). E adesso, per tutti ma soprattutto per Fabio, che la festa abbia inizio.