È frutto di una fuga la vittoria di Jan Bakelants nella sesta tappa del Critérium del Delfinato, 178.5 km da Grenoble a Poisy. Dopo una trentina di chilometri vanno via Lieuwe Westra (Astana), Sergio Paulinho (Tinkoff-Saxo), Jean-Christophe Péraud (AG2R La Mondiale), Pim Ligthart (Lotto Belisol), Aleksej Saramotins (IAM), Maciej Bodnar (Cannondale), Jens Voigt (Trek), Jan Bakelants e Zdenek Stybar (Omega Pharma-Quick Step), Thomas Damuseau (Giant), Valerio Conti (Lampre-Merida), Bram Tankink (Belkin) e Cesare Benedetti (NetApp).
Maciej Bodnar, Krisitijan Koren, Alan Marangoni, Paolo Longo Borghini, Fabio Sabatini, Ted King e Matthias Krizek: sono questi gli uomini da pavé per Peter Sagan, chiamato ad un bel riscatto dopo un Giro delle Fiandre al di sotto delle aspettative. Lo slovacco della Cannondale ha già corso la Parigi-Roubaix nel 2010 e nel 2011. A causa di cadute, non ha concluso la corsa al debutto e si è piazzato 86° un anno dopo.
L'ultimo atto della Tre Giorni di La Panne, la classica cronometro di 14.7 km, è di Maciej Bodnar, ma la corsa è del belga dell'Omega Pharma-Quick Step Guillaume Van Keirsbulck. Bodnar ha corso in 17'51", precedendo Barta di 3", Boucher di 6", Durbridge di 7", Van Keirsbulck di 11", Kittel di 13", Koren di 14", Le Bon e Cordeel di 16", Ruijgh di 25". Classifica finale che vede appunto Guillaume Van Keirsbulck vincere la Tre Giorni di La Panne davanti a Durbridge, che paga 7". Steegmans è a 8", Terpstra a 15", Kittel a 21".
Seconda vittoria di tappa di Mark Cavendish al Tour de France, con Peter Sagan al secondo posto e Bauke Mollema al terzo; ma nella 13esima tappa della Grande Boucle, da Tours a Saint-Amand-Montrond, è successo letteralmente di tutto: Valverde, vittima di un guaio meccanico alla ruota posteriore a 87 km dal traguardo, non è più riuscito a rientrare a causa del vento e del gran lavoro della Belkin che ha respinto i tentativi della Movistar di riportare dentro il suo capitano (il quale alla fine ci ha rimesso quasi 10'!).