Un vero e proprio numero, quello di Jesús Herrada, forse il più talentuoso giovane corridore proveniente dalla Spagna, nella quinta e ultima tappa del Tour du Poitou Charentes, da Rouelle-sur-Touvre a Poitiers. Il portacolori della Movistar si è inserito, dopo 9 km (a 183 dal traguardo), in una fuga comprendente anche Vichot, Belkov, Vorganov, Poux, Schelling, Fouchard, Delpech, David, Rostollan, Minnaard, Kneisky e l'italiano Mattia Pozzo.
Seconda vittoria in quattro giorni per Giovanni Visconti, mattatore del finale della 17esima tappa, da Caravaggio a Vicenza. Per tutto il giorno è stata attiva una fuga a 4 (Rubiano, Dockx, Durbridge e Belkov) che ha avuto un vantaggio massimo di 5', poi con l'avvicinarsi della salita di Crosara (a circa 20 km dalla fine) il gruppo si è avvicinato. Sulle rampe di Crosara Rubiano è rimasto da solo in testa, poi dal gruppo è scattato Danilo Di Luca che si è rapidamente portato sul colombiano.
Vittoria netta, la terza in questo Giro d'Italia, per Mark Cavendish, nello sprint che ha concluso la dodicesima frazione, da Longarone a Treviso. L'inglese (che con quella odierna raggiunge le 100 vittorie da professionista) ha battuto nell'ordine Bouhanni, Mezgec, Nizzolo, Lancaster, Belletti, Ferrari, Modolo (che era a ruota di Cavendish ma dopo un "corpo a corpo" con Bouhanni ha smesso di pedalare), Tamouridis e Ventoso.
Gran bella vittoria per Maxim Belkov a Firenze. Il russo della Katusha, in fuga con altri 11 sin dal km 20 (dei 170 totali), ha resistito alle varie selezioni prodotte dagli scatti in salita di Pirazzi (che tra un Gpm e l'altro è andato a strappare la maglia azzurra a Giovanni Visconti, anch'egli nella fuga ma molto meno brillante), e poi se n'è andato sulla discesa di Vallombrosa, a 55 km dal traguardo, gestendosi perfettamente e conservando alla fine un vantaggio di 1' su Ludvigsson e Pantano, unici supertiti - con lui - dell'attacco del mattino.
Aveva ben poco di una tappa per velocisti la quinta frazione del Giro di Turchia, ma alla fine a vincere è stato di nuovo André Greipel: il tedesco ha regalato la vittoria numero 14 in stagione alla Lotto Belisol, la sesta che porta la sua firma. Già dopo pochi chilometri il gruppo s'è frazionato in due parti e solo in seguito è nata una vera fuga: Angelo Pagani (Bardiani) ha provato a far saltare il banco ed è stato a lungo leader virtuale, dai fuggitivi poi s'è sganciato il russo Maxim Belkov che però è stato ripreso a 8 km dall'arrivo dopo aver sognato anche lui la leadership.