Il Passo del Turchino non si percorrerà. La neve che cade copiosa nell'entroterra genovese ha costretto gli organizzatori ad annullare la corsa dal km 117 al km 163. Saltano quindi salita e discesa, tutti i corridori saliranno in bus ad Ovada per rimontare in sella ad Arenzano. Il vantaggio della fuga di Montaguti, Bak, Lastras, Fortin, Belkov e Rosa, attestatosi sui 10'55", verrà mantenuto.
Partita sotto la pioggia ed avvolta dal freddo la 104a Milano-Sanremo. Corridori tesi e soprattutto coperti, visto che i gradi sono pochi in pianura padana e sul Passo del Turchino la neve fa la sua presenza. La riviera ligure è battuta dalla pioggia. Verrà fuori sicuramente una corsa dura e selettiva. Intanto dopo soli 8 km è partita la fuga del mattino, composta da sei corridori: Montaguti, Bak, Lastras, Fortin, Belkov e Rosa. Hanno già 3' sul plotone.
È Moreno Moser il vincitore della settima edizione della Strade Bianche, primo italiano a trionfare in questa corsa. Gara vissuta sulla fuga di Ermeti, Saramotins, Belkov e Schär (lui il promotore dell'azione dopo 23 km). Sullo sterrato di Monte Sante Marie, mentre Paolini cade e si ritira, Juan Antonio Flecha allunga sul gruppo e si porta in caccia: a 19 km dall'arrivo è però dura andarli a prendere, anche perché il gruppo si fa sotto. Scatta Moreno Moser e si porta dietro Flecha, che però cede sullo strappo finale.
Sullo sterrato di San Giorgio (poco prima caduta di Garzelli, con Failli ad attenderlo: fuori dai giochi i due), con rampe molto impegnative (13 km all'arrivo), sempre Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 1'13" sul plotone. In gruppo ci sono ancora una sessantina di corridori, tra cui Sagan e Cancellara; lavorano Astana e Movistar, Flecha è stato ripreso nel tratto più impegnativo dello strappo sterrato. A 17 km dall'arrivo si muove Moreno Moser e Flecha, appena ripreso, prova ad andargli dietro.
Dopo lo sterrato di Monte Sante Marie (sterrato numero 5, 44 km al traguardo) Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 3'52" sul gruppo in forte rimonta. Sugli 11 km dello sterrato, buona parte dei quali in salita, il plotone esplode e si spezza in più tronconi (tirano Radioshack e Cannondale). Numerose anche le cadute e le forature (Pietropolli, Pellizotti e Dall'Antonia tra le vittime). Luca Paolini, vincitore della het Nieuwsblad sabato scorso, cade ed è costretto ad alzare bandiera bianca.
Quattro battistrada alla Strade Bianche quando al traguardo di Siena mancano poco più di 90 km. Si tratta del lettone Aleksejs Saramotins (IAM Cycling), del russo Maxim Belkov (Katusha), dello svizzero Michael Schär (BMC) e di Giairo Ermeti (Androni Giocattoli-Venezuela). Il loro vantaggio ha superato gli otto minuti (ma è stato anche a 9'47"). Saramotins è il primo dei quattro ad accusare qualche difficoltà sugli sterrati ed a perdere terreno.
Il G.P. Camaiore va a Peter Sagan. La corsa è vissuta su una lunga fuga che ha visto protagonisti Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov, Pedro Paulinho. Il portoghese s'è staccato sul terz'ultimo Pitoro ed è stato ripreso ai -44 km dall'arrivo. Nella tornata finale il gruppo è rinvenuto sui fuggitivi e l'ultimo Pitoro ha deciso la corsa. Il tentativo di Pellizotti è stato vano, Scarponi scollinava per preimo con Sagan secondo.