La tappa regina del Criterium del Delfinato, 155 km da Montmélian a Saint-Gervais, va a Chris Froome. Fuga numerosa, con 14 uomini che si sono presentati in testa dopo il Col des Aravis: Alexis Vuillermoz (AG2R-La Mondiale), Gorka Izagirre (Movistar), David De La Cruz (Etix-QuickStep), Riccardo Zoidl (Trek), Pawel Poljanski e Chris Anker Sørensen (Tinkoff-Saxo), Marcel Wyss (IAM Cycling), Pierre Rolland (Europcar), Dani Navarro e Nicolas Edet (Cofidis), Kenny Elissonde (FDJ), Louis Meintjes e Daniel Teklehaimanot (MTN) e Bartosz Huzarski (Bora-Argon 18).
La sesta tappa del Criterium del Delfinato, 183 km da Saint-Bonnet-en-Champsaur a Villard-de-Lans, si corre sotto la pioggia e vede la vittoria di Rui Alberto Faria da Costa su Vincenzo Nibali. La frazione s'è decisa sul Col de Grimone, con Vincenzo Nibali che ha attaccato da solo, sorprendendo la Sky ed il gruppo maglia gialla. Sullo Squalo si sono riportati Tony Gallopin, Alejandro Valverde, Tony Martin e Rui Costa, guadagnando tre minuti sul gruppo.
La cronosquadre del Criterium del Delfinato, 24.5 km tra Roanne e Montagny, è della BMC. La formazione elvetica ha coperto la distanza in 29'58", mettendosi alle spalle Astana (a 4") e Movistar (a 5"). Giù dal podio la Etixx, con un distacco di 18", seguita dalla Orica a 23" e dalla Sky dell'ex leader Peter Kennaugh, che ha pagato 35". La nuova maglia gialla è Rohan Dennis.
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La classifica a squadre dell'UCI World Tour dopo il Giro d'Italia vede una Etixx capace solo di vincere una tappa (a Milano con Keisse) al comando con 861 punti, mentre la Katusha ne ha 844 e la Sky, vero fallimento della Corsa Rosa, terza a 758. Astana quinta a 553, Tinkoff-Saxo sesta a quota 550.
Tra le Nazioni la Spagna di Contador e Landa è prima. Con i suoi 1096 punti guida davanti all'Australia (660) ed alla Colombia (583). L'Italia è quarta con 553 punti.