La Milano-Sanremo affronta il primo vero ostacolo, la salita della Cipressa. L'ha attaccata in testa Matteo Bono (Lampre-Merida) con un piccolo vantaggio su Julien Bérard (AG2R) e Serge Pauwels (MTN). Il primo ad uscire dal gruppo è stato Silvan Dillier (BMC), che s'è portato sul gruppo di Ben Swift e Geraint Thomas (Sky). Subito dopo anche Zdenek Stybar e Greg Van Avermaet s'è mosso, portandosi nel primo gruppetto inseguitore di Bono.
Fine dei sogni per gli 11 fuggitivi della 106esima Milano-Sanremo. L'azione partita già al km 0 (e passata da un vantaggio massimo di 10'25" al km 30) sta sfumando, e sui Capi il gruppo si è sensibilmente avvicinato agli attaccanti: dopo il Capo Berta il margine per gli attaccanti è ridotto a 1' tondo. Sono rimasti al comando in 4, ovvero il belga Serge Pauwels (MTN), il francese Julien Bérard (AG2R) e gli italiani Stefano Pirazzi (Bardiani) e Matteo Bono (Lampre): i due azzurri sono stati i più convincenti sulla salita.
La Milano-Sanremo è prossima ad entrare nel vivo. A poco più di 80 km dalla fine e a circa 30 dall'inizio della serie di salitelle che caratterizzano il finale, la corsa vive ancora sull'azione degli 11 fuggitivi partiti nei primissimi chilometri.
Dopo la Tirreno-Adriatico, il Team Sky rimane in testa alla graduatoria del World Tour. Con 290 punti, la formazione britannica guida sulla Movistar di Nairo Quintana e sulla BMC. Perde tre posizioni la Lampre-Merida, che scala al sesto posto.
La cronometro conclusiva della 50esima edizione della Tirreno-Adriatico è di Fabian Cancellara. Lo svizzero della Trek ha corso sui 10 km di San Benedetto del Tronto in 11'23", precedendo di 4" Adriano malori e di 9" Vasili Kiryienka. Ai piedi del podio Jonathan Castroviejo, a 12", e Maciej Bodnar, a 16". Classifica finale che vede la vittoria di Nairo Quintana su Bauke Mollema e Rigoberto Urán, prima vittoria di un colombiano nella Corsa dei Due Mari.
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Dopo un digiuno durato ben nove mesi, Peter Sagan ha potuto finalmente riassaporare il gusto della vittoria sul traguardo di Porto Sant'Elpidio, che già l'aveva visto trionfare nel 2013. A proposito della lunga astinenza però lo slovacco l'ha presa con molta filosofia: «Non ricordo nemmeno quanti secondi posti ho fatto, comunque sia ero sempre lì, l'ho presa così come veniva. Di certo quando si vince è sempre molto meglio».
La sesta tappa della Tirreno-Adriatico, 210 km da Rieti a Porto Sant'Elpidio, vede la vittoria di Peter Sagan, a distanza di 9 mesi esatti dall'ultima vittoria. Subito in fuga Yukiya Arashiro (Europcar), Alessandro Vanotti (Astana) e Stijn Devolder (Trek), ripresi a 50 km dalla fine. Sulla salita di Montelparo il forcing della Tinkoff-Saxo fa fuori anche Mark Cavendish, che rimane in un gruppo a diversi minuti di distacco. i -30 riparte Vanotti, raggiunto presto da Alexis Vuillermoz.
La vicenda di Roman Kreuziger non vede la fine. Il ceco della Tinkoff-Saxo, prima sospeso, poi riammesso, poi sospeso di nuovo, è in attesa dell'udienza al TAS di Losanna (Tribunale arbitrale dello sport) che - si spera - toglierà ogni dubbio sulla sua posizione.