La Parigi-Roubaix è di John Degenkolb. La corsa è rimasta chiusa e con un gruppo folto fino agli ultimi chilometri, con il tedesco che ha allungato ai -10, avvantaggiandosi con Greg Van Avermaet ed Yves Lampaert. Ripresi da Zdenek Stybar, nel velodromo Degenkolb ha regolato Zdenek Stybar e Greg Van Avermaet. Ai piedi del podio Lars Boom, seguito da Martin Elmiger, Jens Keukeleire, Yves Lampaert, Luke Rowe, Jens Debusschere ed Alexander Kristoff.
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Sarà un'altra edizione tiepida e asciutta per la Paris-Roubaix, come quella che l'anno scorso elesse Terpstra re delle pietre. L'azione del giorno è andata via dopo più di 30 km, nove uomini sono evasi dal gruppo: tra questi è interessante la presenza di Grégory Rast (Trek), che qui nel 2011 finì ai piedi del podio. Gli altri sono Sean De Bie (Lotto), Adam Blythe (Orica), Alexis Gougeard (Ag2r), Aleksejs Saramotins (IAM), Pierre-Luc Périchon (Bretagne), Tim Declercq (Topsport), Ralf Matzka (Bora) e Frederik Backaert (Wanty).
La pattuglia non è delle più nutrite, ma certo sarà tra quelle più agguerrite: gli italiani al via della Parigi-Roubaix di domani saranno 17, e da alcuni di loro è lecito aspettarsi un risultato interessante.
Marcel Kittel non potrà rientrare mercoledì alla Scheldeprijs, come la Giant-Alpecin sperava. Il tedesco, fermo dal 13 febbraio scorso (il Tour of Qatar la sua ultima apparizione), è stato colpito da un virus. Voleva tornare alle corse alla semiclassica fiamminga che ha vinto nelle ultime tre edizioni, ma il team ha deciso che dovrà ancora svolgere allenamenti supplementari prima di rientrare alle corse.
Dopo la brutta caduta nella prima tappa in linea della Parigi-Nizza era altamente probabile il forfait di Tom Boonen per l'intera campagna delle pietre. In un'intervista rilasciata oggi a Sporza il belga ha dovuto confermare la propria assenza sulle gare che più predilige, ossia Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, nonostante le voci emerse negli ultimi giorni su di una sua presenza in extremis.