Sylvain Chavanel ha vinto la terza tappa della 4 Jours de Dunkerque. Nella volata a due con Michael Valgren Andersen, il corridore francese della IAM Cycling è riuscito sul filo di lana a mantenere la sua ruota davanti a quella del compagno di avventura. La fuga di giornata, formata da dieci corridori (Clément Koretzky, Brian Bulgac, Hugo Houle, Blel Kadri, Alexandre Pichot, Julien Fouchard, Michael Morkov, Ralf Matzka, Flavien Dassonville e Julien El Fares) ha preso il via dopo 38 km dalla partenza di Fruges.
Prende il via domani con la Dunkerque-Coudekerque-Branche la 4 Jours de Dunkerque, gara a tappe francese che si concluderà domenica dopo cinque frazioni. Con il dorsale numero 1 il vincitore del 2013 Arnaud Démare, ma attenzione alla Giant-Shimano con Nikias Arndt. Sylvain Chavanel nella IAM in cui troviamo Matteo Pelucchi, i talenti del Belgio Tom Van Asbroeck e Kenneth Van Bilsen nella Topsport Vlaanderen-Baloise.
Sono ancora i problemi di visto a tener banco alla vigilia del Giro d'Italia, deformando i roster. Dopo il caso dei colombiani di Claudio Corti, i problemi amministrativi dovuti alla partenza dall'Irlanda tagliano fuori due kazaki dell'Astana: si tratta del vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2012 Maxim Iglinskiy e dell'iridato tra gli Under 23, sempre nel 2012, Alexey Lutsenko. Verranno sostituiti da Borut Bozic e Janez Brajkovic, con non poco disappunto da parte di Alexandre Vinokourov.
Cambiano solo i dettagli nella classifica a squadre del World Tour dopo il Giro di Romandia. Prime tre piazze invariate, mentre la Sky di Froome passa dall'8° al 4° posto. Scende l'AG2R La Mondiale, dal 4° al 5°, così come la BMC (dal 5° al 6°), la Tinkoff (che scala di un posto, al 7°) e la Trek, ora ottava. Orica e Belkin conservano la nona e decima posizione. Lampre-Merida che salta dal 13° all'11° posto, mentre la Cannondale resta 14a.
1 OMEGA PHARMA - QUICK-STEP CYCLING TEAM 700
2 MOVISTAR TEAM 568
3 TEAM KATUSHA 529
4 TEAM SKY 436
5 AG2R LA MONDIALE 434
6 BMC RACING TEAM 430
Lo sloveno della Katusha, Simon Spilak, si aggiudica la terza tappa del Giro di Romandia. Nei 180.2 km da Le Bouveret ad Aigle, con quattro ascese di prima categoria, tutto s'è deciso sull'ultimo Gpm, quello di Villars-sur-Ollon. Nibali, scattato a inizio salita, è stato rapidamente ripreso da Chris Froome. Il vincitore del Tour de France 2013 ha presto staccato il messinese, che ha perso terreno. In testa s'è formata la coppia Chris Froome e Simon Spilak, con Beñat Intxausti ad inseguire, più indietro Mathias Frank e Vincenzo Nibali. Ancora a seguire Rui Costa, Majka, Pinot e Fuglsang.
Nella classifica a squadre del World Tour non cambia chi è al comando, ovvero l'Omega Pharma-Quick Step. Kwiatkowski porta punti preziosi ed allora la prima piazza è confermata, così come la Movistar resta alle spalle del team belga. Segue la Katusha, con un eccellente Caruso ma priva di Purito Rodríguez. AG2R La Mondiale che anche grazie alla super Liegi di Pozzovivo balza dal 6° al 4° posto. Per de posizioni la BMC, che scende dal 3° al 5° posto, mettendosi alle spalle Tinkoff-Saxo, Sky, Orica e Belkin. Lampre-Merida 13a, seguita immediatamente dalla Cannondale.
Michael Rogers può tornare a correre. L'atleta australiano, risultato positivo per clenbuterolo alla Japan Cup 2013, era stato sospeso come di prammatica. Negli scorsi mesi Rogers aveva spiegato che tale sostanza era finita nel suo sangue tramite assunzione di carne contaminata: siccome l'australiano era stato in Cina (paese in cui è facilissimo consumare carne con clenbuterolo) pochi giorni prima del test, l'Unione Ciclistica Internazionale, in accordo con la WADA, ha stabilito che la probabilità che le cose siano andate come ha spiegato Michael è altissima.
192 corridori al via distribuiti in 24 squadre e un'invasione italiana (31 nostri corridori, contro i 26 del Belgio ed i 25 della Francia) per la prima classica delle Ardenne, l'Amstel Gold Race. La gara, quest'anno pasquale, partirà da Maastricht, per concludersi a Valkenburg dopo 34 brevi ma intense asperità, chiamiamole pure con il loro nome, côtes. Il Cauberg giudice finale, da affrontare 4 volte e decisivo nel circuito conclusivo. Il Keutenberg è il più duro, l'Eyserbosweg, o salita delle antenne, si farà sentire.