Non riesce quasi a parlare Jean-Christophe Péraud sul traguardo di Périgueux. L’emozione è tanta e tante sono le lacrime di gioia che non riesce a trattenere quando si rende conto di aver fatto suo il podio del Tour de France. Il secondo posto dietro al vincitore. «Sono veramente felice. È una grande soddisfazione. Il mio obiettivo iniziale era di arrivare nei primi 5. Il ritiro di Froome e Contador ha aperto nuove possibilità per tutti. E io sono riuscito a prendermi questo secondo posto. È una gioia immensa».
Sembrava quasi scontato per tutti che oggi Thibaut Pinot avrebbe perso il podio del Tour de France a favore di Péraud e Valverde, molto più forti di lui a cronometro. Alla fine il giovane talento francese ne ha persa solo una di posizione (Péraud lo ha sopravanzato in classifica generale di 32"), ma il podio di Parigi è tutto suo. A 24 anni un terzo posto alla Grande Boucle, a casa propria, è un sogno per molti ma una realtà per pochi.
Dopo aver superato la linea d'arrivo si è fermato a riprendere fiato Romain Bardet. Poi qualcuno gli ha comunicato che aveva perso la quinta posizione in classifica generale per soli due secondi. «Due secondi?» ha esclamato incredulo e arrabbiato. Una maledetta foratura negli ultimi 10 km di gara gli ha impedito di arrivare nei primi cinque di questo Tour de France: «Questa è davvero dura da digerire! Non avevo più informazioni sulla mia gara. Negli ultimi due km la radio non funzionava più.
L'Equipe lo ha definito il «Nibali delle cronometro» per la grande superiorità dimostrata nella cronometro di oggi al Tour. Sembrava quasi un tutt'uno con la sua bicicletta mentre pedalava sul percorso di 54 km, da Bergerac a Périgueux, Tony Martin. Il ciclista tedesco ha concluso la sua prova in 1h6'21" mettendo tra sé e il secondo classificato (Tom Dumoulin) 1'39": «Avevo tanta pressione su di me oggi, visto che ero considerato il favorito per questa tappa. Tutti si aspettavano che io vincessi.
Sembra quasi che prima di partire per questo Tour de France, Alejandro Valverde abbia incontrato per strada due brutti ceffi che lo hanno minacciato dicendo: «Questo podio non s'ha da fare!» e così anche quest'anno Alejandro non riesce a raggiungere l'obiettivo tanto agognato. Sono due francesi, uno più esperto e navigato (Péraud), l'altro quasi un novellino (Pinot), che si sono messi tra lui e il podio. Un quarto posto che lascia l'amaro in bocca per quello che poteva essere. Sono state le sue gambe ad abbandonarlo nel momento in cui ne avrebbe avuto più bisogno.
Ci teneva a fare bene anche oggi Vincenzo Nibali, nella cronometro di 54 km che da Bergerac porta a Périgueux. È arrivato in quarta posizione, dietro tre specialisti delle corse contro il tempo, ma davanti a tutti gli uomini di classifica: «In questo momento sento molto lo sforzo della cronometro che è stata lunga e difficile da affrontare. Prima di festeggiare aspetto domani. Alla partenza ero un po' teso ma penso che sia normale. Oggi volevo dimostrare di poter fare bene anche a cronometro.
Tony Martin, rispettando tutti i pronostici, ha vinto oggi la 20esima tappa del Tour de France, la cronometro di 54 km da Bergerac a Périgueux. Il tedesco della Omega Pharma si è imposto nettamente precedendo di 1'39" Tom Dumoulin e di 1'47" Jan Barta. Vincenzo Nibali si è piazzato al quarto posto a 1'59" dal vincitore, e nei 10 di tappa si è piazzato anche Daniel Oss, decimo a 2'58".