Dopo una tappa da tregenda in cui ha guadagnato, e tanto, su tutti i diretti rivali (senza contare chi, come Chris Froome, s'è proprio ritirato), Vincenzo nibaali, splendida maglia gialla sfrecciante sul pavé, non può che essere raggiante: «Sono soddisfatto di questa tappa. È stata una giornata molto stressante, una gara difficile. Non pensavo alla maglia gialla, ero concentrato solamente a spingere più che potevo. Mi sento in forma. Mi ero preparato appositamente per questa tappa, ma il clima era molto diverso rispetto a quando ho fatto la ricognizione sul pavé.
Colpo di scena al Tour de France. Non erano nemmeno iniziati i tratti in pavé della tappa di Arenberg quando il campione uscente Chris Froome, già caduto ieri e nei primi 30 km di corsa oggi, ricade. Mancano 67 km al traguardo e l'anglokenyano sale in ammiraglia. Uno dei più attesi protagonisti della Grande Boucle esce così di scena dopo sole cinque frazioni.
Se ieri verso Lille Chris Froome era rimasto subito coinvolto in una brutta caduta, battendo coscia, spalla e soprattutto polsi, oggi... idem! Il vincitore della Grande Boucle 2013 è finito a terra dopo 31.5 km di corsa. Pantaloncino nuovamente strappato, nervosismo nel rialzarsi, Zandio, Kiryienka, Pate, Thomas e David López García che provano a riportare sotto l'anglokenyano. Il ritardo dal gruppo maglia gialla è di circa 1'10".
A causa della pioggia e del fango l'organizzazione del Tour de France ha modificato leggermente il percorso della 5a tappa da Ypres ad Arenberg: due dei nove settori di pavé sono stati tolti del tracciato. I due settori incriminati sono il numero 7 ed il numero 5: il primo era quello di Mons-en-Pévèle, 1000 metri al chilometro 110, il secondo invece era quello tra Orchies e Beauvry-la-Forêt, 1400 metri posti a 30 chilometri dal traguardo.
Alberto Contador, con Vincenzo Nibali, è sembrato molto in forma in queste prime quattro tappe del Tour, più di Froome. La tappa di Arenberg, con i settori di pavé, sarà la prima discretamente decisiva in questa Grande Boucle ed il fuoriclasse di Pinto lo sa bene: «Oggi abbiamo corso una tappa segnata dal nervosismo, pericoli ad ogni angolo, il vento che ti costringe ad essere sempre ben posizionato. Credo di non essere uscito dai primi 20 durante tutta la giornata. Per domani è importante incrociare le dita, sarà una tappa veramente difficile.
Thomas Voeckler, un mimo da fuga, è andato in avanscoperta oggi, restando al vento com'è solito fare: «Stamane avevo deciso di andare in fuga e rispolverare il motore. Sono un diesel, ho 35 anni, ho bisogno di riscaldarmi. Non mi ero fatto illusioni circa le mie possibilità di arrivare ma mi sono divertito molto. Non abbiamo paura della tappa di domani, ma siamo preoccupati naturalmente. L'obiettivo per noi sarà quello di fare in modo di mettere Pierre Rolland nella migliore posizione possibile, perdendo così il minor tempo. Il piccolo problema che ha avuto ieri non è niente.
Peter Sagan, oggi 4° sul traguardo di Lille, è contento per il risultato ottenuto: «Posso dire che sono felice per il risultato, ho fatto una buona volata e ho guadagnato punti importanti per la maglia verde, soprattutto dopo l'incidente che ho avuto a circa 15 km dall'arrivo. Onestamente, è stato un mio errore. Ho preso la rotatoria sulla destra, la strada era bagnata e sono scivolato. Ho qualche botta sul braccio e sulla coscia destra, spero di non soffrire nei giorni che verranno. Già domani sarà una giornata dura e molto nervosa.