Anche il Campione del Mondo su strada Rui Alberto Faria da Costa, in forza alla Lampre-Merida, ha affrontato il pavé oggi al Tour. Non essendo uno specialista, l'obiettivo numero uno era arrivare al traguardo senza problemi: «Oggi devo essere soddisfatto della mia prova, portare a casa la pelle era il primo obiettivo che avevamo in programma. Su percorsi del genere e in condizioni proibitive, è un attimo gettare tutto al vento.
Alberto Contador dopo una giornata infernale in cui ha perso 2'35" sul pavé da Nibali, non è scoraggiato poiché il Tour è ancora lungo: «È stata una giornata difficilissima, ho perso molto tempo. Abbiamo portato a termine la tappa senza cadute, e forse è la cosa più importante. Il mio terreno deve ancora arrivare. Negli ultimi chilometri ho avuto problemi con la bici, mi è finito troppo fango nel cambio. Il gap tra me e Nibali è amplio, ma il Tour è solo all'inizio. Voglio ringraziare la squadra per il lavoro. Froome? Sono dispiaciuto per l'abbandono.
Dopo la caduta patita nelle fasi finali della terza tappa del Tour de France in cui ha subito la rottura del legamento collaterale e del legamento crociato (oltre ad una lesione a menisco) della gamba destra, Andy Schleck è stato sottoposto ad intervento chirurgico a Basilea.
A seguito di un duro incidente avuto nella quinta tappa del Tour de France al tedesco John Degenkolb è stato riscontrato uno strappo al muscolo grande gluteo. Il velocista della Giant-Shimano è caduto in due occasioni durante la tappa odierna, con l'ultima scivolata (in cui ha sbattuto col fianco a terra) a provocare il problema muscolare.
Questo infortunio non pregiudica comunque il proseguimento del Tour per il venticinquenne teutonico che, pur essendo costretto a stringere i denti nelle tappe di questa settimana, potrà rifarsi col passare dei giorni.
Squadrone nelle Classiche del Nord, l'Omega Pharma-Quick Step, messa in mano a Michal Kwiatkowski, non è stata troppo fortunata oggi. Così il giovane e talentuoso polacco: «Sono caduto con Vasil Kiryienka alla rotonda prima del primo settore. Siamo stati ad inseguire per 20 km. Abbiamo preso il gruppo sul traguardo intermedio. Siamo andati davvero al limite, cercando di stare dietro perché c'era vento laterale e davanti si volava. Al settore numero 8 siamo ritornati davanti. Avevamo Tony Martin in fuga ed io, Bakelants, Renshaw e Trentin nel primo gruppo.
Lars Boom ha lasciato il ciclocross per dedicarsi completamente alla strada. Gli esiti, se sui campi erano ottimi, su pavé o muri delle Fiandre non sono mai stati eccezionali. S'è rifatto oggi, l'olandese della Belkin, vincendo la quinta frazione della Grande Boucle: «È stata una tappa epica! Per anni ho sognato di correre una Roubaix col bagnato, l'ho fatto oggi in una tappa del Tour de France, esattamente nove anni dopo la vittoria di un connazionale alla Grande Boucle, Pieter Weening a Gerardmer. Tutto ciò è davvero speciale, è la mia vittoria più bella!
Era nel gruppo dei migliori, aveva solo 2" di ritardo in classifica da Vincenzo Nibali, la maglia gialla ad un passo. Peter Sagan invece è stato staccato sia dal vincitore Lars Boom che dalla coppia Astana Fuglsang-Nibali. Felice fino in fondo non lo può essere: «Quello di oggi per me è un risultato agrodolce. Sono felice perché ho chiuso davanti, non sono caduto in una tappa infernale, ho anche conquistato altri punti per la maglia verde.