La Procura della Federciclismo ha deferito il corridore venezuelano della Neri Sottoli-Alé Yonathan Monsalve, la stessa neri Sottoli-Alé ed il Team Manager della squadra, Angelo Citracca, in qualità di amministratore unico della squadra. A rivelarlo è il Corriere dello Sport. Si tratta della vicenda dei permessi di soggiorno e dei presunti clandestini all'ultimo Giro d'Italia e verrà affrontata ai primi di gennaio, nel corso della prima riunione della Disciplinare, quando il Collegio dovrà decidere la sanzione che verrà richiesta dalla Procura.
Il Team comunica che il corridore Diego Ulissi ha ricevuto in data odierna notifica, da parte dell'Unione Ciclistica Internazionale, di un esito non conforme in relazione al controllo effettuato al termine dell'11a frazione del Giro d'Italia (Collecchio-Savona, 21 maggio 2014). I risultati dell'esame comunicati dall'UCI segnalano la presenza nelle urine dell'atleta di una quantità ingiustificata di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml.
In una lunga intervista al sito francese Velochrono, il talentuoso Thibaut Pinot ha raccontato di aver chiesto allo staff della propria squadra, la FDJ.fr, di poter correre il Giro d'Italia nel 2015 con l'ambizione di fare classifica. Per Pinot, 24 compiuti da poco, si tratterebbe dell'esordio nella corsa rosa ma in carriera ha un 10° posto al Tour 2012 e in Italia ha vinto già la Settimana Lombarda e il Giro della Valle d'Aosta: «È una corsa che mi piace, poi ci sono gregari meno forti che al Tour e quindi escono fuori battaglie meno controllabili.
Il dottor Fabrizio Orlandi, nella casa di cura San Giovanni, ha concluso con successo un intervento delicato e necessario a cui si è dovuto sottoporre Daniele Colli. Il brillante ma anche sfortunato atleta milanese, dopo essersi ritirato dal Giro d'Italia nell'epica tappa di Gavia e Stelvio, la sedicesima, ha dovuto cedere alla sfortuna e approfondire i problemi all'anca sinistra che dopo la caduta di Salsomaggiore Terme lo affliggevano. E il motivo era semplice: una piccola frattura, in un punto tanto delicato quanto importante e strategico per la postura.
Mario Androni ha apprezzato la condotta di gara della squadra di Gianni Savio al Giro d'Italia, sempre all'attacco come dimostra il record di 2430 chilometri percorsi in fuga. La Androni-Venezuela ha infatti offerto ai suoi sponsor una grande visibilità ed ha sfiorato il successo di tappa a Rivarolo Canavese con Jackson Rodríguez e sullo Zoncolan con Franco Pellizotti; inoltre ha conquistato il podio finale di Trieste con Marco Bandiera vincitore della classifica dei Traguardi Volanti.