Giro Rosa ipotecato o quasi per Marianne Vos, in maglia rosa già dalla prima tappa ed oggi vincitrice sul traguardo di Cerro al Volturno, dopo una frazione di 99.3 km. Azione decisiva che nasce dopo il primo Gpm di Castel San Vincenzo, con la Scandolara che rinforza la leadership nella classifica delle migliori scalatrici precedendo Amialiusik, Cromwell e Vos. È proprio la Vos che nella discesa allunga il gruppo e con lei restano Scandolara, Cromwell, Hall, Brand e la nuova maglia bianca di miglior giovane, Barbara Guarischi.
La seconda tappa del Giro Rosa, 99.6 km con partenza ed arrivo a Pontecagnano Faiano (si affrontava per quattro volte un non troppo semplice circuito di 24.9 km), va a Giorgia Bronzini, ieri sfortunata protagonista con una foratura ai -5 km che le ha fatto accusare più di 6' di ritardo. Attacca subito l'olandese della Dolmans Martine Bras, poi ripresa. Al traguardo volante Marianne Vos primeggia e guadagna altri 3" d'abbuono. Ci prova Aude Biannic, francese della Michela Fanini, successivamente un'atleta della RusVelo va via con Valentina Bastianelli.
Prima tappa del Giro Rosa, 117.8 km che da Giovinazzo hanno condotto le ragazze a Margherita di Savoia, che si conclude in volata, come da pronostico, e che va a Kirsten Wild, abile a precedere Marianen Vos. La corsa ha visto proprio Marianne Vos aggiudicarsi i due traguardi volanti mentre Valentina Scandolara, transitando per prima all'unico Gpm posto a Terlizzi, vestirà domani la maglia verde di leader delle scalatrici, come nel 2011. La volata, condotta dalla Rabo-Liv/Giant di Marianne Vos, ha visto la Wild precedere l'iridata di Valkenburg e Marta Tagliaferro.
Marianne Vos ha vinto le ultime due edizioni del Giro d'Italia femminile ma quest'anno giunge nello Stivale con qualche dubbio in più rispetto al solito. Alla partenza da Giovinazzo l'iridata ha affermato di essere pronta a cercare la maglia rosa e di sapere che in una grande corsa a tappe bisogna stare sempre in testa e senza perdere la concentrazione per neanche un solo minuto. Per quanto riguarda il vento che aspetta oggi le ragazze a Margherita di Savoia, Marianne Vos non si spaventa, affermando di essere abituata a correre in quelle condizioni.
Prenderà il via domani con la Giovinazzo-Margherita di Savoia il 24° Giro d'Italia femminile, che quest'anno ha assunto la denominazione di Giro Rosa. Assenti Emma Johansson e soprattutto Elisa Longo Borghini, tra le atlete favorite troviamo Marianne Vos, anche se negli ultimi due anni mai era sembrata tanto in difficoltà come all'Emakumeen Bira qualche settimana fa nei Paesi Baschi. Potrebbe approfittare di ciò Evelyn Stevens, statunitense che in salita vola e sfrutterà per certo gli arrivi in quota del Beigua e di San Domenico, oltre che la crono finale di Cremona.
Nel campionato femminile tedesco successo, a distanza di dieci anni dell'unico alloro, di Trixi Worrack; la trentunenne della Specialized-Lululemon ha conquistato il tricolore sul percorso di Wangen im Allgau. Alle sue spalle Elke Gebhardt dell'Argos-Shimano e Romy Kasper della Boels-Dolmans. In Olanda vittoria meritatissima per Lucinda Brand; la portacolori della Rabobank ha trionfato al termine di una fuga a lunga gittata, superiore ai 100 km.
Prestazione maiuscola di Sylvain Chavanel ai Campionati di Francia a cronometro che si sono disputati oggi tra Kernilis e Lannilis: il corridore della Omega Pharma-Quick Step ha stravinto la prova infliggendo un distacco di 2'01" a Jérémy Roy e 2'20" a Johan Le Bon, i due corridori della FDJ che sono saliti sul podio. Per Chavanel è il quinto titolo francese a cronometro della carriera: era andato a segno già nel 2005, 2006, 2008 e 2012.
La quarta ed ultima tappa dell'Emakumeen Bira, 88.7 km da Fruiz a Gatika con in mezzo tre Gpm ed un percorso assai mosso, va ad Elisa Longo Borghini. Gara combattuta sin dall'inizio ma è sulla seconda salita, quella di Errigoiti, che se ne vanno in sei: Johansson, Longo Borghini, Stevens, Luperini, Guarnier e Van der Breggen. Nella discesa rimangono davanti Stevens, Johansson e Longo Borghini, con la statunitense che perderà alcuni metri. Rientrano anche Luperini e Van der Breggen ma sull'ultima ascesa verso Arrieta è ancora la Stevens, riportatasi in testa, a forzare.