La quarta frazione del Giro di Romandia, da Marly a Les Diablerets, doveva essere il tappone della corsa a tappe elvetica ed invece il maltempo ha costretto gli organizzatori a rinunciare ad una delle due scalate al Col de la Croix, riducendo la corsa a 184.8 km. Vince sul traguardo di Les Diablerets Simon Spilak, all'attacco con la maglia gialla Chris Froome.
Finalmente si inizia a vedere qualche timido segnale di recupero e in una lunga intervista al lussmburghese Le Quotidien Andy Schleck ha raccontato di guardare al futuro con ottimismo: «Sono uscito dal tunnel, mi sono lasciato alle spalle un brutto periodo e finalmente ora vedo il bicchiere mezzo pieno. Negli ultimi mesi la mia compagna Jil mi ha dato un grande sostegno così come la mia famiglia, mia madre, mio padre e i miei fratelli; penso che quello che ho passato mi renderà più forte».
È Fabian Cancellara a conquistare l'edizione 111 della Parigi-Roubaix, la sua terza classica del pavé dopo le vittorie del 2006 e del 2010. Lo svizzero ha deciso la corsa partendo sul Bourghelles à Wannehain e riportandosi sui fuggitivi, quindi raggiungendo in testa Vandenbergh e Vanmarcke insieme a Stybar. Sul Carrefour de l'Arbre Vandenbergh è stato urtato da uno spettatore ed è caduto, mentre identica sorte è toccata a Stybar, in formissima e sempre alla ruota di Cancellara fino a quel momento, nel finale del settore.
Sul Carrefour de l'Arbre cade Vandenbergh e restano in testa Cancellara, Vanmarcke e Stybar. Allunga Cancellara ma Stybar tiene perfettamente la sua ruota, mentre Vanmarcke parrebbe più stanco. È però Stybar che perde terreno sul settore di Gruson, urtando uno spettatore (come accaduto prima per Vandenbergh). A 13 km dall'arrivo e due settori di pavé da affrontare troviamo così in testa Vanmarcke e Cancellara, con Stybar a 22" che tenta la rimonta.
Entra nel vivo l'edizione numero 111 della Parigi-Roubaix. Allungano Langeveld, Vanmarcke, Gaudin e Vandenbergh sul settore 8 (Pont-Thibaut à Ennevelin). Nell'asfalto prima del settore 7, Templeuve (Moulin-de-Vertain), anche Paolini, Stybar, Flecha e Van Avermaet si uniscono ai primi (Langeveld, Vanmarcke, Gaudin e Vandenbergh), andando a formare un gruppo di otto uomini Cancellara percepisce il pericolo ed allunga nel tratto in asfalto; a 29 km dal traguardo si riporta sui primi, mentre hanno allungato Vandenbergh e Vanmarcke con 36".