L'ultima tappa del 100° Tour de France, i 133 km con partenza da Versailles ed arrivo sui Campi Elisi, è di Marcel Kittel, che ottiene la quarta affermazione nella Grande Boucle. La corsa, partita alle 17.45, ha visto un clima sereno nelle prime battute per poi entrare nel vivo nel circuito parigino. Millar, Tankink, Valverde, Quinziato hanno provato, tra gli altri, ad andarsene. La tappa s'è risolta con una volata di gruppo con Marcel Kittel, già vincitore nella prima tappa a Bastia, che s'è messo alle spalle Greipel e Cavendish.
Il Tour de France lo vince Chris Froome, ma Nairo Quintana oggi centra in un colpo solo vittoria di tappa, secondo posto in classifica, maglia a pois e maglia bianca: difficile pensare a qualcosa di più per il 23enne scalatore colombiano della Movistar.
Una fuga di oltre 40 uomini partita sul Col du Glandon, prima salita della 19esima tappa del Tour de France (da Bourg-d'Oisans a Le Grand-Bornand), ha deciso la seconda delle tre frazioni alpine. A vincere, dopo uno scatto ai -20 sulla Croix-Fry (ultima salita di giornata), il portoghese Rui Costa, già primo a Gap. Il corridore della Movistar ha preceduto di 48" Andreas Klöden, di 1'44" Jan Bakelants, di 1'52" Alexandre Geniez, di 1'55" Daniel Navarro.
Chris Froome, oltre alla crisi di fame che l'ha colto nel finale della 18esima tappa del Tour de France, e al minutino che ha pagato ai rivali Quintana e Rodríguez, si ritrova anche penalizzato di 20" in classifica. La sanzione è stata comminata per rifornimento irregolare: infatti quando il britannico ha chiamato l'ammiraglia Sky (per poi mandare Richie Porte a prendergli per gli zuccheri), ci si trovava a 5 km dalla fine, in una zona in cui non era più possibile ricevere assistenza alimentare. Anche Porte è stato penalizzato di 20".
Fuga in porto all'Alpe d'Huez, al termine di una sfida appassionante tra 9 attaccanti messisi in cammino dopo il Col de Manse (intorno al km 20 della tappa, a 150 dal traguardo), o meglio, tra i superstiti rimasti a lottare dopo la prima delle due scalate alla mitica salita. In quest'occasione Moreno Moser è passato in testa davanti a Christophe Riblon e Tejay Van Garderen, e dopo una splendida discesa sulla quale il trentino era rimasto pure da solo al comando, sull'ascesa conclusiva Van Garderen ha affondato il colpo, rimanendo in testa ai 12 km.