Un finale acceso da attacchi e contrattacchi sulle salitelle che conducevano al traguardo di Hatta, nella terza tappa del Dubai Tour, ma a festeggiare per la vittoria, ottenuta battendo allo sprint un gruppo abbastanza ridotto, è nuovamente Marcel Kittel. Il tedesco della Giant, già vincitore ieri, si è imposto sullo spagnolo Juan José Lobato e su Peter Sagan, terzo.
Vittoria netta di Marcel Kittel nella seconda tappa del Dubai Tour, 122 km da Dubai a Palm Jumeirah. Il velocista della Giant si è imposto su Peter Sagan, ma il leader della corsa Taylor Phinney ha fatto buona guardia, è riuscito a sprintare e ha chiuso addirittura al terzo posto. Alle spalle dell'americano, Juan José Lobato, Giacomo Nizzolo e Roberto Ferrari. Anche un altro italiano ha chiuso nei 10: Jacopo Guarnieri si è piazzato al nono posto. Mark Cavendish, molto atteso (anche perché la sua Omega Pharma ha lavorato molto nel finale), non è riuscito a sprintare.
Altro colpo di mercato della Vini fantini-Nippo-De Rosa che si è assicurata il giovane talento sudafricano Willie Smit, classe 1992: giusto ieri Smit è arrivato secondo nella prova a cronometro dei Campionati Africani in corso di svolgimento a Sharm el-Sheikh, un risultato che gli è valso la conquista del titolo continentale nella categoria Under 23. «Devo ringraziare il Team Manager Rocco Menna - spiega Willie Smit - per avermi dato la grande opportunità di correre in Europa e confrontarmi con i migliori atleti del panorama ciclistico internazionale.
Dal 2010 il Campionato Africano a cronometro ha un solo padrone: l'eritreo Daniel Teklehaymanot ha vinto il titolo anche quest'anno e ora è imbattuto da ben quattro edizioni. Il 25enne della Orica-GreenEDGE, ma che dal 1° gennaio diventerà un corridore della MTN Qhubeka, ha coperto i 42 km intorno a Sharm el-Sheikh in 54'30", 32" in meno del secondo classificato, il sudafricano Willie Smit. Un altro corridori sudafricano è andato a completare il podio finale: Johannes Christoffel Nel è arrivato terzo a 1'09" precedendo di pochissimo gli algerini Barbari e Lagab.