Gli uomini di Scarponi oggi nel finale hanno tenuto davanti il proprio capitano e favorito l'azione di Hondo e Petacchi. «Abbiamo lavorato nel finale per Petacchi. Purtroppo non ha vinto - ha detto il giovane toscano - ma in compenso ha rafforzato il primato nella classifica a punti».
Ma anche domani ci sarà da lavorare. «Sarà il primo arrivo in salita e non si potrà sbagliare - ha concluso Ulissi a fine tappa - e il mio compito sarà stare vicino a Scarponi, sto molto bene e spero di non deludere».
Igor Antón continua il gioco del nascondino. Già alla vigilia del Giro il capitano della Euskaltel aveva annunciato che non avrebbe curato la classifica, cercando piuttosto un successo di tappa. Ora, superata indenne la temibile (per un corridore come lui) tappa degli sterrati, il basco conferma i suoi intenti: «Non nego di essere messo benino in classifica, ma manca ancora troppo, tante tappe, tante difficoltà.
Francesco Failli è caduto rovinosamente, rimediando una preoccupante lesione al ginocchio sinistro, insieme a quello destro e ad entrambe le braccia. Nulla di rotto sullo sterrato della Pimbino-Orvieto, 5a tappa del Giro d'Italia dal sapore eroico e dal percorso tanto affascinante quanto pericoloso, ma 30 punti di sutura al ginocchio sinistro e quasi altrettanti sparsi tra ginocchia e braccia sì. Dopo gli eventi del Giro, la caduta dell'importante alfiere giallo-fluo ha fatto preoccupare staff e management, che pensavano ad un ginocchio rotto e possibili fratture alle costole.
Verso la partenza di Orvieto c'è uno strappo e il corridore della Vacansoleil si fa dare uno "strappo" da Cicloweb.it. Ne viene fuori una chiacchierata interessante sulla tappa dello sterrato e su ciò che può fare l'associazione dei corridori per migliorare la sicurezza.
Fabio Taborre, 43° in classifica generale a 1'59" da Weening, spiega i suoi compiti in questo Giro d'Italia, il primo della sua carriera: il corridore dell'Acqua & Sapone deve soprattutto cercare di restare vicino a Stefano Garzelli finché le gambe glielo permetteranno; in una tappa come quella di oggi, però, potrebbe anche trovare spazio nel finale.
Domenico Pozzovivo, alla partenza della sesta tappa da Orvieto, racconta le proprie sensazioni nella tappa di ieri, una frazione molto difficile per un peso piuma come lui ma in cui è riuscito a perdere appena 17" dai migliori. Lo scalatore lucano, però, guarda anche oltre e fa le prime previsioni sull'arrivo in salita di domani a Montevergine.