Domani saranno 36 i km che gli Under 23 dovranno coprire nella cronometro che da Landgraaf porterà, come da oggi abbiamo imparato, a Valkenburg, appena 1600 metri oltre il Cauberg. E proprio insieme al Cauberg il Sibbergrubbe sarà l'asperità di giornata, da affrontare al km 29.1. Favoriti per la maglia iridata, che nel 2011 andò all'australiano Luke Durbridge, Rohan Dennis, anch'esso australiano.
La sesta ed ultima tappa del Tour de l'Avenir, 82 km da Beaufort a Le Grand Bornand con quattro Gpm in mezzo, vede vincitore il russo Sergey Pomoshnikov. Secondo il francese Warren Barguil, che così conquista la corsa nonostante i numerosi attacchi a cui ha dovuto rispondere, anche da parte di Mattia Cattaneo. Completa il podio di giornata l'austriaco Patrick Konrad mentre Cattaneo chiude decimo. La classifica generale finale vede prevalere Barguil su Chamorro (a 1"), quindi Cattaneo (a 9"), che conferma il terzo posto del 2011.
Il tappone del Tour de l'Avenir viene mutilato a causa di una fitta nevicata sul Col de la Madeleine, che avrebbe dovuto essere il giudice della corsa. Restano quindi da percorrere 44 km di gara, con partenza spostata da Valloire a Rognaix ed arrivo in quota a Les-Saises. La salita finale vede perciò attacchi e contrattacchi, con il kazako Lutsenko che si porta avanti insieme al colombiano Rivera, lo statunitense Boswell ed il belga Wellens.
La prima tappa impegnativa del Tour de l'Avenir, la quarta della corsa, incorona il francese Warren Barguil, che vince a Valloire e balza in testa alla classifica. Da affrontare nel finale il Col du Télégraphe prima di scendere a Valloire, ai piedi del Galibier. Va via una fuga con Alexey Lutsenko, Jan Tratnik e Toms Skujins. Sulle prime rampe del Télégraphe se ne va da solo Lutsenko mentre la maglia gialla Silvan Dillier è in difficoltà nelle retrovie del gruppo (con lui troviamo anche la maglia a pois Davide Villella).
Il G.P. Camaiore va al vincitore del Tour de l'Avenir 2011, il colombiano Johan Esteban Chaves. Il portacolori della Colombia-Coldeportes ha preceduto in uno sprint ristretto il russo Sergey Chernetskiy ed il Campione d'Italia Franco Pellizotti. Il gruppo era composto anche da Domenico Pozzovivo, 4°, ed a seguire Emanuele Sella, Danilo Di Luca, Jure Kocjan, Alexander Rybakov, Miguel Ángel Rubiano Chávez e Davide Mucelli. Per buona parte della corsa Matteo Rabottini è restato in testa da solo, aggiudicandosi la classifica finale dei Gpm.