25 squadre, di cui 7 World Tour (Ag2r, Etixx, Lotto Soudal, FDJ, Iam, Katusha e Trek) si contenderanno Le Samyn, classica belga che l'anno scorso fu di Maxime Vantomme, corridore della Roubaix Lille Metropole che difenderà il titolo col dorsale numero 1. Al via ci sono 7 azzurri, tra i quali Matteo Pelucchi (54), Giacomo Nizzolo (74) e Danilo Napolitano (156) sono i più quotati per il bersaglio grosso.
Ci ha provato Philippe Gilbert a sparigliare le carte con uno splendido allungo a poco più di 4 chilometri e mezzo dalla fine della Kuurne-Bruxelles-Kuurne; ma il vallone è stato raggiunto a 700 metri dalla fine, sicché il previsto sprint ha potuto disputarsi con tutti i protagonisti annunciati.
Dopo la bella azione di 19 uomini comprendente tutti i più forti esponenti delle classiche del pavé, e qualche ruota veloce (Elia Viviani, Mark Cavendish, Alexander Kristoff, Sam Bennett), il gruppo tirato da MTN (per Tyler Farrar), IAM Cycling (per Matteo Pelucchi) e Cofidis (per Nacer Bouhanni) ha annullato il minuto di margine che avevano gli attaccanti e ha ricompattato la situazione a poco meno di 35 km dalla fine della Kuurne-Bruxelles-Kuurne.
Va ad Alexander Kristoff la terza tappa del Tour of Oman, con partenza e arrivo a Al Mussanah Sports City. Il norvegese del Team Katusha ha la meglio allo sprint su Andrea Guardini (Astana Pro Team) e Matteo Pelucchi (IAM Cycling).
La prima tappa del Tour of Oman, sesta edizione della corsa a tape che chiude il trittico medio orientale, vede la prima vittoria stagionale di Andrea Guardini. Subito in fuga un quartetto: Jef Van Meirhaeghe (Topsport Vlaanderen-Baloise), Patrick Konrad (Bora-Argon 18), Johann Van Zyl (MTN Qhubeka) e Simone Andreetta (Bardiani-CSF). Van Zyl ha poi lasciato la compagnia, guadagnando da solo fino a 2'15" sul gruppo tirato dagli uomini Katusha. È stato ripreso a 34 km dal termine. La volata ha visto Guardini prevalere su Boonen e Pelucchi.