Vittoria netta di Marcel Kittel nella seconda tappa del Dubai Tour, 122 km da Dubai a Palm Jumeirah. Il velocista della Giant si è imposto su Peter Sagan, ma il leader della corsa Taylor Phinney ha fatto buona guardia, è riuscito a sprintare e ha chiuso addirittura al terzo posto. Alle spalle dell'americano, Juan José Lobato, Giacomo Nizzolo e Roberto Ferrari. Anche un altro italiano ha chiuso nei 10: Jacopo Guarnieri si è piazzato al nono posto. Mark Cavendish, molto atteso (anche perché la sua Omega Pharma ha lavorato molto nel finale), non è riuscito a sprintare.
Partito presto rispetto agli altri favoriti della crono d'apertura del Dubai Tour, Taylor Phinney ha fissato un tempo (12'03" sui 9.9 km della prova) che poi non è stato più battuto. L'americano della BMC precede un compagno di squadra, Stephen Cummings (che era partito prima di lui), il quale ha chiuso la tappa a 14" dal vincitore; terzo a 16" il danese Lasse Norman Hansen, bravissimo a precedere due mostri sacri della specialità come Tony Martin (quarto a 22" da Phinney) e Fabian Cancellara (quinto a 25").
Adriano Malori si regala la prima vittoria stagionale e la prima affermazione con i colori della Movistar, squadra che accoppia il successo del passista parmigiano a quello di ventiquattr'ore fa con lo scalatore colombiano Nairo Quintana. Malori domina nella cronometro di San Luis, 19.2 km coperti in 22'11" (miglior tempo di sempre su questo percorso), media di quasi 52 km/h. Alle spalle dell'ex Lampre c'è Taylor Phinney, distante solo 3", mentre l'argentino Jorge Giacinti (San Luis Somos Todos) ha chiuso al 3° posto a 29" da Malori.