Tour de San Luis 2014: Eccolo Nizzolo! Va subito a segno - Fulmina Ventoso e Boonen. Appollonio 5°, Damiano Caruso 6°
- Tour de San Luis 2014
- Garmin - Sharp 2014
- Lampre - Merida 2014
- Movistar Team 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Trek Factory Team 2014
- Alfredo Orlando Lucero
- Clément Koretzky
- Damiano Caruso
- Daniel Ricardo Díaz
- Davide Appollonio
- Edwin Alcibiades Ávila Vanegas
- Francisco José Ventoso Alberdi
- Giacomo Nizzolo
- Ignacio Maldonado
- Juan Esteban Arango Carvajal
- Juan Ignacio Curuchet
- Julian Barrientos
- Marc De Maar
- Marco Marcato
- Mark Cavendish
- Patricio Almonacid
- Peter Sagan
- Phillip Gaimon
- Pieter Weening
- Rubén Ramos
- Sacha Modolo
- Taylor Phinney
- Tom Boonen
- Tyler Farrar
- Uomini
Il 2014 del ciclismo italiano è partito nel segno dei ragazzi della classe 1989: in Australia al Tour Down Under abbiamo assistito allo splendido successo di Diego Ulissi, diverse ore più tardi in Argentina è stato invece Giacomo Nizzolo a tagliare per primo il traguardo della terza tappa del Tour de San Luis. Per Nizzolo, che proprio tra una settimana compirà 25 anni, si tratta dell'ottava vittoria da professionista in carriera mentre la Trek ha dato un altro segnale di come quest'anno i conti andranno fatti anche con loro: con il campionato nazionale di Roulston, la vittoria di Arredondo di ieri e quella di Nizzolo di oggi sono già tre successi nel 2014 per la squadra di Luca Guercilena.
Nelle sue prime tre stagioni da professionista, Giacomo Nizzolo aveva sempre debuttato in corsa nei primi giorni di febbraio passando una volta da Maiorca, una dal Qatar e un'altra dal Giro del Mediterraneo: l'esordio anticipato quest'anno ha portato decisamente bene e sappiamo quanto sia importante per un velocista riuscire a sbloccarsi subito. In più oggi era una di quelle giornate buone per i velocisti ma in cui basta poco per arrivare al traguardo senza gambe: 175 km ricchi di brevi strappetti, un vento a tratti molto forte e temperature che hanno superato anche i 40°. Attenzione. Parlando di ciclisti italiani nati nel 1989 oggi va registrato anche il 5° posto di Davide Appollonio, che dopo un 2013 non molto costante cerca di partire subito con il piede giusto.
Nonostante il gran caldo la tappa di oggi è partita subito a buon ritmo con cinque corridori all'attacco già al chilometro 0; per l'azione buona però s'è dovuto attendere un altro po' fino a quando non sono riusciti ad andare via Almonacid (Cile), Barrientos (Argentina), Curuchet (Argentina), Koretzky (Bretagne) e Maldonado (Uruguay) a cui poi s'è aggiunto anche Ramos, terzo rappresentante della selezione nazionale argentina nella fuga del giorno. Dopo la brutta scottatura presa il primo giorno, anche oggi il gruppo non ha lasciato molto spazio, con Garmin, Lampre e Omega Pharma a girare in testa: il vantaggio massimo dei sei uomini è stato di 5'30" dopo circa 70 km di gara.
La grande determinazione del gruppo e alcune accelerazioni per vedere se si riuscivano a formare dei ventagli hanno fatto sì che la fuga venisse annullata quando c'erano ancora 60 km da percorrere, in nettissimo anticipo rispetto a quelle che di solito sono le tempistiche delle squadre dei velocisti. In prossimità del secondo traguardo volante di giornata, a poco meno di 30 km dal traguardo di Juana Koslay, è partita quindi una nuova fuga con Marco Marcato della Cannondale, Pieter Weening della Orica e due uomini della San Luis, Alfredo Lucero e Daniel Díaz, entrambi vincitori di un'edizione di questa corsa. Questo quartetto ha guadagnato fino a 47" sul plotone che poi s'è puntualmente rifatto sotto negli ultimi 10 chilometri.
Dalle volate di questo Tour de San Luis ci si attendeva un grande spettacolo per il duello tra Peter Sagan e Mark Cavendish, ma oggi nessuno dei due ha sprintato per la vittoria: lo slovacco della Cannondale s'è fatto sfilare nel finale ed è arrivato a 44", il britannico dell'Omega Pharma invece ha indossato per una volta i panni dell'apripista ed ha lanciato la volata al suo compagno di squadra Tom Boonen. Proprio questo cambio di ruoli nello squadrone belga ha forse tratto un po' in inganno gli uomini della Lampre che avevano preso in testa gli ultimi 1000 metri con un grande lavoro per Sacha Modolo.
Cavendish invece è partito lungo e quando s'è rialzato dalla sua scia è uscito fuori Tom Boonen che almeno allo sprint ha dimostrato di non avere ancora (o più?) lo spunto dei giorni migliori: alla sua sinistra, sfruttando una leggera semicurva verso lo striscione d'arrivo, è risalito fortissimo Giacomo Nizzolo che s'è imposto con un margine netto su tutti gli altri. Alla fine Boonen è stato preceduto anche dallo spagnolo Francisco Ventoso mentre Farrar, Appollonio, Damiano Caruso, Phinney, Arango, Avila e De Maar hanno completato nell'ordine la top ten.
La classifica generale è rimasta assolutamente invariata come distacchi, con Phillip Gaimon sempre davanti a tutti e per l'americano della Garmin domani ci sarà la giornata della verità: in programma c'è l'arrivo in salita sull'impegnativo Alto del Amago; se Gaimon riuscirà a difendersi come ha fatto nella tappa di ieri, allora potrebbe mettere già un piede sul gradino più alto del podio finale di questo 8° Tour de San Luis.