Spettacolare prestazione del campione lettone Aleksejs Saramotins, al secondo successo stagionale, nel Grand Prix d'Isbergues: il corridore del Team HTC è andato in fuga con altri quattro corridori nelle prime fasi di corsa ed ha iniziato a credere nel successo quando il gruppo ha lasciato decollare il vantaggio dei cinque battistrada ad oltre 10 minuti: «Non mi sentivo molto bene - ha dichiarato Saramotins - avevo le gambe pesanti, quindi ho provato tanto per provare». Saramotins ha attaccato tre volte nel circuito finale, ogni volta lasciando un compagno di fuga staccato.
Mercato in gran fermento anche per quanto riguarda le ruote veloci, e non solo gli uomini di classifica per le grandi corse a tappe: leggiamo su Tuttobiciweb.it che Lorenzetto sembra ad un passo dalla firma con l'Astana, che cerca un velocista in grado di garantirgli un buon numero di piazzamenti ed ha individuato nel veneto, chiuso alla Lampre non solo da Petacchi, ma anche dal giovane sloveno Bole, l'uomo giusto.
Non si rassegna, Kim Kirchen, ed è anche complicato dire se a torto o a ragione: all'Het Niewsblad - ripreso da Cyclingnews.com - il lussemburghese ha confidato che vuole tornare a correre, nonostante il problema cardiaco che l'ha costretto ad alcuni giorni di coma (farmacologico, ma pur sempre tale) lo scorso giugno, durante il Giro di Svizzera. Interpellato a riguardo, il team manager della Katusha Andrei Tchiml ha negato la possibilità che Kirchen possa tornare a correre con il team Pro Tour russo: «Sarebbe irresponsabile, come avere una bomba ad orologeria tra le mani.