In un'intervista rilasciata a Cyclingnews il team manager della Drapac Jonathan Breekveldt annuncia la composizione della rosa per il 2016: rispetto a questa stagione nella formazione australiana sono confermati Graeme Brown, Will Clarke, Brenton Jones, Jordan Kerby, Peter Koning, Lachlan Norris, Trevis Meyer, Adam Phelan, Timothy Roe, Samuel Spokes, Bernard Sulzberger a cui si aggiungono i neoarrivati Brendand Canty (Budget Forklifts), Nathan Earle (Team Sky), Jason Lowndes (Garneau Québécor), Gavin Mannion (Jelly Belly), Jens Mouris (Orica GreenE
La Drapac Professional Cycling ha annunciato nella mattinata odierna i suoi primi due ingaggi per la prossima stagione: si tratta di Jason Lowndes e di Jens Mouris. Il ventenne australiano Lowndes proviene dalla Garneau-Québecor, squadra canadese con cui si è messo in luce nel circuito nordamericano, concludendo al quinto posto il Gp de Saguenay.
Brutto incidente in allenamento per Travis Meyer, 24enne australiano della Drapac Cycling: il fratello minore del più celebre Cameron è stato investito ieri mentre pedalava nella zona di Andorra ed è stato subito trasportato all'ospedale. Nell'impatto Meyer ha riportato fratture al cranio, alla mascella e ad un braccio oltre ad un polmone contuso: vista l'entità delle lesioni il corridore australiano è stato trasportato poi da Andorra ad un ospedale di Barcellona.
La Drapac Cycling, formazione australiana che per il prossimo anno ha fatto domanda come squadra Professional, ha ufficializzato tre importanti operazioni di mercato: la prima è il rinnovo del 22enne Adam Phelan, forse il corridore più talentuoso della squadra, che quest'anno è arrivato 2° al Liberazione a Roma e 4° nella classifica finale del Giro di Turingia Under 23; inoltre la squadra ha annunciato gli arrivi di William Clarke dalla Argos-Shimano e Travis Meyer dalla Orica-GreenEDGE.
Prima vittoria da professionista per Tom Leezer: l'olandese del Team Blanco si è imposto a Kuantan, al termine della sesta tappa del Tour de Langkawi, e ci è riuscito al termine di una giornata lunga, piovosa e molto battagliata (anche da lui in prima persona). Con 217 km da coprire, era immaginabile che non sarebbe stato facile per nessuno tenere la corsa chiusa.