La quinta ed ultima tappa del Women's Tour, 108.3 km da Harwich a Bury St Edmunds, vede la terza vittoria consecutiva di Marianne Vos, che si prende anche la classifica finale della prima edizione della corsa. Tappa con una fuga promossa, come ieri, da Emma Pooley. Con la britannica della Lotto Belisol ci sono Lisa Brennauer, Loes Gunnewijk e Lauren Hall. Fatalmente, proprio la Pooley è la prima a cedere a causa di una foratura, restano davanti in tre ma il loro vantaggio nei confronti del gruppo cala.
La quarta tappa del The Women's Tour, 87.8 km da Cheshunt a Welwyn Garden City, è ancora di Marianne Vos, già vincitrice ieri e da un giorno in maglia gialla di leader. È Emma Pooley a promuovere la fuga in apertura di tappa, presto raggiunta da Gracie Elvin, Annemiek Van Vleuten, Katarzyna Pawlowska, Janel Holcomb e Chantal Blaak. Ai -15 km però la corsa è neutralizzata a causa di un incidente stradale verificatosi più avanti rispetto a dove stava transitando la corsa. In quel momento le fuggitive avevano mezzo minuto di vantaggio, così si riparte con gruppo compatto.
Prenderà il via domani, con la Oundle-Northampton, la prima edizione del The Women's Tour, ovvero il Tour of Britain femminile. La corsa, ricca di salitelle (più della media di quelle che si trovano in una corsa standard femminile), si svolgerà tutta nel sud est dell'Inghilterra, concludendosi domenica, dopo cinque tappe, con la Harwich-Bury St Edmunds. Il cast al via è davvero di primo livello, con Marianne Vos che indosserà il dorsale numero 1 in una Rabo Liv reduce dal successo in tutte le tappe del Festival Luxembourgeois du cyclisme féminin Elsy Jacobs.
Pauline Ferrand-Prévot riporta la Freccia Vallone in Francia dopo dieci anni (ultima transalpina a vincerla fu Sonia Huguet nel 2004). La portacolori della Rabo Liv ha beneficiato dell'opera di una gregaria di lusso, Marianne Vos, che rientrava oggi alle gare ed ha chiuso 6a. A podio dietro alla Ferrand-Prévot la capoclassifica di Coppa del Mondo Lizzie Armitstead e la nostra Elisa Longo Borghini, 3a. Seguono Evelyn Stevens, Ashleigh Moolman, Marianne Vos, Emma Pooley, Linda Villumsen, Claudia Häusler e la vincitrice del Fiandre, Ellen Van Dijk.
Un programma equilibrato porta ad un esordio posticipato. Ecco come si spiega il fatto che Marianne Vos debutti su strada solamente domani, in data 23 aprile. Non a caso debutta sul Muro di Huy, in quella Freccia Vallone che ha vinto per cinque volte (le altre tre, quando è andata male, ha chiuso al 29° posto, all'esordio nel 2006, quindi al 2° posto, nel 2012, ed al 6°, nel 2010). Altro esordio, o poco ci manca, ed altra che su questo Muro ha mandato fuorigiri la Vos: parliamo di Emma Pooley, che con la Lotto Belisol può far bene, non fosse che ha corso ancora poco, se non niente.
Colpaccio della Lotto-Belisol, che per il 2014 si assicura le prestazioni di Emma Pooley. Britannica nata il 3 ottobre 1982, quest'anno la Pooley ha corso con la Bigla, squadra Élite2, per potersi concentrare meglio sul Dottorato nel campo dell'ingegneria geotecnica al politecnico federale di Zurigo, dove attualmente vive. In carriera, tra i suoi maggiori successi, un Campionato del mondo a crono nel 2010, a Geelong, oltre a due edizioni del GP de Plouay (2009 e 2010), altrettante del Trofeo Binda (2008 e 2011), la Freccia Vallone nel 2010 ed il Tour de l'Aude nella stessa stagione.
S'è disputata ieri l'ultima tappa del Tour Languedoc Roussillon femminile e Valentina Scandolara e Silva Valsecchi sono state grandi protagoniste in corsa: la frazione di Béziers è stata decisa infatti da una fuga a quattro con dentro le due italiane che si sono piazzate rispettivamente seconda e terza a 2" dalla vincitrice Gillian Carleton (Specialized-Lululemon) e davanti alla lussemburghese Majerus. Il gruppo principale ha tagliato il traguardo con un ritardo di 2'06" che non ha creato cambiamenti in classifica generale visto che tutte e quattro le fuggitive era molto distanti.