Michele Ferrari, dopo aver risposto alle accuse della Gazzetta dello Sport riguardo alla sua presenza nel ritiro Astana a Montecatini, nel 2013 («Cazzate», lapidario), risponde ai nuovi addebiti che giungono dal principale quotidiano sportivo italiano.
L'Astana farà parte del World Tour anche nel 2015. Le voci giungono da Calpe (poi saranno ufficializzate), dov'è in ritiro la formazione kazaka in cui corrono, tra gli altri, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Il team gestito da Alexandre Vinokourov, dopo le due positività dei fratelli Iglinsky all'EPO (più altre tre, di Davidenok, Fedosseyev ed Okishev) ed il coinvolgimento nell'inchiesta di Padova, che ruota attorno alla figura di Michele Ferrari, mantiene la licenza e per l'anno prossimo potrà correre tutte le principali gare del calendario.
Attraverso un comunicato sul proprio sito Internet, Michele Ferrari smentisce categoricamente la sua presenza nel ritiro dell'Astana a Montecatini Terme nel novembre dell'anno passato: la notizia uscita nella mattinata di oggi aveva complicato ulteriormente la posizione della squadra kazaka, già nell'occhio del ciclone per alcune positività e con la licenza World Tour in serio pericolo. Questo il testo tradotto del comunicato:
Nella lista pubblicata dall'UCI oggi sul suo sito relativamente alle positività e alle squalifiche si constata che Luca Benedetti, risultato positivo in occasione del GP di Saguenay dello scorso giugno, è stato squalificato a vita dal mondo del ciclismo.
Il 21 ottobre scorso, in occasione dell'ultima assemblea generale del Movimento per un Ciclismo Credibile (MPCC), la totalità delle formazioni appartenenti all'associazione avevano richiesto un supplemento di verifica per il caso della Neri Sottoli, chiedendo al team manager della formazione toscana Angelo Citracca ulteriori spiegazioni.
È servito il quinto caso di doping kazako in una sola stagione, il terzo nell'Astana Continental (dopo Ilya Davidenok e Viktor Okishev, ieri l'UCI ha ufficializzato quello di Artur Fedosseyev), con gli altri due, i fratelli Iglinskiy, già beccati positivi all'EPO nella squadra maggiore.
3-2 per la Continental Astana, in fatto di corridori pizzicati all'antidoping. Stavolta tocca a Artur Fedosseyev, altro componente dell'Astana Continental, positivo ad uno Steroide Androgeno Anabolizzante, proprio come accaduto per il compagno di team, Victor Okishev, per la stessa sostanza. Fedosseyev è risultato positivo al Tour de l'Ain, durante l'ultima tappa.
Questa mattina l'UCI ha annunciato attraverso un breve comunicato stampa la positività del 20enne kazako Victor Okishev, portacolori dell'Astana Continental. Il controllo incriminato era stato effettuato lo scorso 29 maggio in occasione dei Campionati Asiatici e Okishev è risultato positivo per uno Steroide Androgeno Anabolizzante. Per l'Astana Continental è la seconda positività in poco tempo dopo quella di Ilya Davidenok, a cui si aggiungono anche le due dei fratelli Iglinsky della squadra maggiore.
La 23enne brasiliana Márcia Fernandes Silva positiva all'EPO. La ragazza in forza alla Bizkaia-Durango si è laureata campionesssa del Brasile il 28 giugno scorso: proprio in quell'occasione un controllo antidoping ha inchiodato la Fernandes, alla quale è stata notificata la positività lo scorso 1° settembre dalla CBC, la Federazione Ciclistica Brasiliana. L'atleta, che aveva diritto alle controanalisi, il 4 settembre le ha rifiutate e così la sua federazione le ha comminato una squalifica di 2 anni.
Dal 2015 il Centro Antidoping Nazionale del Kazakistan e la Federazione Ciclistica Kazaka avvieranno il monitoraggio del passaporto biometrico dei ciclisti professionisti nazionali. Grazie all'accordo di cooperazione firmato questa settimana da KazNADC e KCF ci sarà un grande balzo in avanti nella metodologia e pratica antidoping.