Una storiella divertente come poche, nella sterminata letteratura dell'antidoping nel ciclismo: la apprendiamo dalla pagina Facebook di Filippo Pozzato, sulla quale il campione vicentino ha scritto, di prima mattina (riportiamo copincollando fedelmente): «Buon giorno! Questa mattina sveglia presto....6:57....controlli....esciamo io e il gerva (soprannome di Paolini, ndr) e l incaricato al controllo antidoping:ma pozzato paolini nn è nome e cognome???quindi procedura sbagliata ...test annullato!!!!e intanto ci hanno svegliato alle 7 x niente e sono ancora rimbambito!!!!».
Secondo quanto riporta l'autorevole sito spagnolo Elpais.com, la Federazione Spagnola ha inviato all'UCI e alla WADA i documenti presentati dalla difesa di Alberto Contador per giustificare la presenza del clenbuterolo nelle urine del campione madrileno durante lo scorso Tour de France.
Secondo quanto scrive Luigi Perna sulla Gazzetta dello Sport odierna, Franco Pellizotti e i suoi legali starebbero per presentare una richiesta di risarcimento danni contro l'UCI, colpevole a loro dire di aver sospeso ingiustamente il corridore friulano, a causa di valori anomali nel passaporto biologico. La sentenza del TNA del Coni nell'ottobre scorso aveva invece scagionato l'atleta da ogni accusa.
Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, nel procedimento relativo alla richiesta di sospensione della squalifica inflitta ad Eugenio Bani, con decisione del 17 dicembre 2009, visto l’art.
Il 29enne corridore spagnolo Joaquín Ortega, in forza quest'anno alla formazione portoghese Barbot-Siper, è risultato positivo all'EPO in un controllo a sorpresa poco prima dell'ultima Volta a Portugal: in quella stessa corsa Ortega era riuscito a vincere, dopo una lunga fuga, la sesta tappa e quella era stata la sua prima vittoria da professionista.
Juan Carlos Castaño, presidente della federciclismo spagnola, ha offerto al giornale As (puntualmente ripreso da VeloChrono.fr) un aggiornamento sullo stato delle cose riguardo alla vicenda Contador-clenbuterolo. Il dirigente iberico risponde alle pressioni dell'UCI e di McQuaid in persona: «Vogliono che ci sbrighiamo, ma il caso è complicato e prima di metà gennaio non mi aspetto un pronunciamento. Del resto, se esprimere un giudizio fosse tanto facile, perché l'UCI non l'ha fatto nei 2 mesi in cui ha tenuto aperto il procedimento nei confronti del corridore, prima di passarlo a noi?».
Dopo i casi Contador e Colò, il clenbuterolo miete un'altra vittima, Rudi Van Houts. Il biker olandese, positivo ad un controllo subito dopo essere tornato da un viaggio in Messico, sceglie la linea difensiva degli altri due colleghi, invocando la possibilità di aver ingerito carne contaminata. «Sono innocente - ha dichiarato Van Houts - in Messico abbiamo mangiato un sacco di carne, è possibile che fosse contaminata da clenbuterolo. Altrimenti non saprei proprio come la sostanza possa essere arrivata nel mio corpo».
Il Presidente del Tribunale Nazionale Antidoping, Francesco Plotino, letti gli atti dei procedimenti disciplinari a carico dell'atleta Lorenzo Bernucci, tesserato alla FCI e di Alessio Bernucci, Valentina Borgioli, Fabrizio Borgioli e Antonella Rossi (rispettivamente fratello, moglie, suocero e mamma del ciclista ex Lampre, ndr), soggetti non tesserati per l'ordinamento sportivo, rilevato che, tra tutti i procedimenti in esame, vi è connessione soggettiva e oggettiva, ha disposto la trattazione congiunta dei predetti procedimenti, fissando l'udienza lunedì 7 febbraio 2011, alle ore 10, presso