Il tappone alpino del Tour de France, da Albertville a La Toussuire, va a Pierre Rolland. Subito sulla Madeleine se ne vanno Scarponi, Leipheimer, Rolland, Basso, Horner, Valverde, Chris Anker Sørensen, Peter Velits, Ten Dam, Kiserlovski, Vinokourov, Kruijswijk, Malacarne, Riblon, Moinard, Trofimov, Daniel Martin, Kessiakoff, Marzano, Hoogerland, Weening, Kiryienka, Kern, Koren, Kadri e Feillu. Alle prime rampe della Croix de Fer Evans e Van Garderen attaccano ma la Sky li riprende prima del Gpm.
Sui 41.5 km a cronometro da Arc-et-Senans a Besançon la coppia Sky formata da Bradley Wiggins e Christopher Froome dà una mazzata, non solo morale, agli avversari. La maglia gialla ha corso una crono perfetta, infliggendo 35" a Froome, 57" a Cancellara, 1'06" ad un ottimo Van Garderen, 1'24" a Sylvain Chavanel, 1'43" ad Evans, 1'59" a Peter Velits, 2'07" a Nibali e 2'08" a Menchov. In classifica generale Wiggins consolida la maglia gialla su Evans (1'53"), poi Froome a 2'07", Nibali a 2'23", Menchov a 3'02".
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Arrivano le salite e a La Planche des Belles Filles cambia tutto: Fabian Cancellara, secondo pronostico, perde la maglia gialla, che passa a Bradley Wiggins. Con la vittoria di tappa di Chris Froome, la Sky conferma di essere una corazzata difficilmente scalfibile; Evans e Nibali, ora secondo e terzo della generale, sono i principali avversari dei britannici. Dopo i 4 ritiri di ieri, ben 8 corridori non prendono il via da Tomblaine (Hesjedal, Gutiérrez Palacios, Txurruka, Hunter, Freire, Dupont, Wynants ed Erviti), poi al km 44 si ritirerà pure Delaplace.