Nazionale italiana decimata al Women's Tour of New Zealand. Nella seconda tappa una caduta nel finale ha coinvolto una ventina di atlete tra cui le nostre Luisa Tamanini ed Elena Cecchini. Entrambe hanno impattato con il volto sull'asfalto e sono state trasportate in ospedale. Ambedue non hanno fratture ma la Tamanini presenta parecchi tagli al volto oltre che diverse contusioni in ogni parte del corpo. Alla Cecchini nella caduta s'è sfilato il casco e l'impatto del viso con l'asfalto è stato inevitabile.
Loren Rowney, atleta della Specialized-Lululemon, ma schierata al Tour of New Zealand con la selezione australiana, si è imposta nella seconda tappa della corsa, svoltasi con un largo giro (137 km) intorno a Palmerston North, e conclusa da uno sprint di un gruppo di 28 atlete in cui la 23enne neoélite ha piegato nientemeno che Judith Arndt. Al terzo posto si è piazzata Kristin Armstrong, che ha conservato la maglia di leader della corsa (anche se il vantaggio sulla Arndt è sceso da 17 a 15"), e al quarto posto è riuscita a mettere la sua ruota la nostra Monia Baccaille.
Eravamo rimasti con la vittoria di Judith Arndt in Qatar, si riprende questa notte in Nuova Zelanda con il ciclismo femminile. Dorsale numero 1 sempre per la Arndt nel Women's Tour of New Zealand, corsa a tappe articolata in cinque frazioni. La prima, che si correrà nella prima mattinata di oggi (la differenza di fuso è di 12 ore), è una breve cronometro di 7.1 km ma ci sarà spazio per tutti i tipi di corridore. Favorita la GreenEDGE-AIS, con Arndt oltre a Shara Gilllow e l'atleta di casa (seppur d'adozione), Linda Villumsen.
Partirà domani pomeriggio dal centro di Roma il 22esimo Girodonne. Mara Abbott ed Emma Pooley, insieme alla cannibale Marianne Vos, saranno le logiche favorite. In occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia Noemi Cantele, recente vincitrice del titolo italiano su strada, attaccherà alla schiena il numero 150, appunto.
Parecchi i forfait dell'ultim'ora, tra cui quelli eccellenti di Kirsten Wild ed Amber Neben, oltre a quello della trentina Luisa Tamanini, evidentemente non ancora ripresasi completamente dalla bronchite successiva all'Emakumeen Bira, e Lieseloth Decroix.