L'UCI ha comminato all'Androni-Sidermec una sospensione di un mese, in seguito alla notizia delle due positività riscontrate in seno al team, quella di Davide Appollonio, arrivata a giugno, e quella di Fabio Taborre, comunicata a luglio. Tale sospensione avrà effetto dal primo agosto al 30 dello stesso mese, e si tratta della prima applicazione della regola introdotta a inizio anno: sospensione di trenta giorni dalle gare in caso di due positività nell'arco di dodici mesi.
Due casi di positività sono stati riscontrati nel mese di giugno all'interno del nostro team.
Colpo pesante sull'Androni-Sidermec di Gianni Savio: il suo corridore Fabio Taborre è stato trovato positivo a una sostanza (FG-4592) che funge da stimolante alla produzione di EPO endogena, e che come tale è proibita dall'UCI. Il corridore è stato testato in un controllo a sorpresa fuori dalle competizioni lo scorso 16 giugno.
L'ufficializzazione della Wild Card per il prossimo Giro d'Italia ha permesso all'Androni-Venezuela di intervenire nuovamente sull'organico della squadra per questo 2015. La prima novità è stata la conferma di Marco Frapporti, poi ci sono stati anche due nuovi innesti: per 29enne Fabio Taborre si tratta di un ritorno visto che aveva già corso sotto la direzione di Gianni Savio nel 2009 e nel 2010, senza però riuscire ad ottenere alcuna vittoria; dalla Repubblica Ceca invece arriva Frantisek Padour, ex NetApp che nel 2014 riuscì a chiudere al 5° posto il Tour of Qinghai Lake.
Si è sbloccato la scorsa settimana al Giro di Slovenia, e oggi si è subito ripetuto: Sonny Colbrelli ha ottenuto una prestigiosa affermazione, vincendo a Genova il Giro dell'Appennino. Il corridore della Bardiani ha regolato in volata un gruppo di circa 40 corridori, selezionato dalle salite della Bocchetta, della Castagnola e dei Giovi. Alle sue spalle si sono piazzati nell'ordine Grega Bole, Miguel Ángel Rubiano, Simone Ponzi, Andrea Pasqualon, Sergey Lagutin, Enrico Battaglin, Antonino Parrinello, Fabio Taborre e Sergey Pomoshnikov.
Non vinceva da dieci mesi e ieri ha interrotto questo digiuno, ma a quanto pare Matti Breschel aveva ancora fame. E così, a distanza di 24 ore, s'è ripetuto nella Eschweiler-Differdange, terza frazione del Tour de Luxembourg. Erano 205.8 i chilometri da percorrere, con il Col de l'Europe da affrontare per tre volte nel circuito finale. Fränk Schleck s'è spesso visto davanti ma alla fine è uscito un gruppo formato da Rovny, Molard, Zaugg, Breschel e Lagutin. I cinque sono andati al traguardo, con Breschel che precedeva Molard e Lagutin, poi Zaugg e Rovny.