La Roth-Skoda sta prendendo forma, e adesso si allarga anche la rosa dei direttori sportivi, sempre più italiana: al manager Roberto Marchetti e a Mirco Lorenzetto si aggiunge Alessandro Spezialetti, reduce dalle esperienze della Gm Cycling e della Vini Fantini, come dallo stesso affermato in un'intervista a Spaziociclismo. E dalla Gm Cycling arriverà con lui Marco D'Urbano, atleta abruzzese quest'anno vincitore di una tappa al Rhône-Alpes Isère Tour.
Filippo Fortin farà parte del GM Cycling Team: il promettente corridore di Monselice lascerà la Bardiani-CSF per vestire, nel 2015, la divisa della formazione Continental di Gabriele Marchesani. L'obiettivo principale di Fortin, classe 1989, sarà soprattutto quello di rilanciarsi.
Per la stagione 2015, primo anno di attività del Velo Club Abruzzo, Alessandro Spezialetti sarà il terzo direttore sportivo della squadra di livello Continental del presidente Gabriele Marchesani. L'ex corridore professionista, che ha chiuso la propria carriera con la Lampre, quest'anno è salito per la prima volta sull'ammiraglia e lo ha fatto con i colori del team Vini Fantini-Nippo-De Rosa; per la prossima stagione l'abruzzese ricoprirà ancora il ruolo di direttore sportivo, sposando però il progetto del Velo Club Abruzzo.
La fine del 2012 consegna al mondo del ciclismo un'altra bici appesa al chiodo. Ha deciso infatti di chiudere la carriera un gregario puro, un luogotenente di grande esperienza capace di portare al successo i suoi capitani in ben 4 Giri d'Italia. A salutare il gruppo è Alessandro Spezialetti, classe '75, sedici stagioni da professionista, specializzato nella Corsa Rosa (ben 14 Giri disputati), una vittoria in carriera nella tappa di Atri del Giro d'Abruzzo 2001.
Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".
Inizia il Mortirolo ed i 14 davanti si sgranano inevitabilmente, mentre dietro è la Liquigas a fare l'andature, insieme a Spezialetti che lavora per Scarponi. Il gruppo ha un ritardo di 2'38" all'imbocco. Scatta tra i primi in testa Oliver Zaugg, raggiunto presto da Matteo Carrara. Rientra con un'azione bellissima Damiano Caruso. Christian Vande Velde e José Serpa raggiungono Zaugg e Caruso mentre Carrara paga l'enorme sforzo fatto e perde terreno. Dal gruppo maglia rosa esce proprio Joaquim Rodríguez seguito da Ryder Hesjedal. Sopraggiunge Scarponi con Urán ed Henao.