Il pubblico ministero Antonino Condorelli, procuratore capo della Procura di Mantova, ha formulato al termine della requisitoria odierna relativa al Processo Lampre, in cui la squadra italiana era accusata di doping di squadra, una proposta di assoluzione per la maggioranza delle parti in causa: si tratta, ad esempio, del team manager Beppe Saronni, dei direttori sportivi Fabrizio Bontempi e Maurizio Piovani, in quanto a loro carico non è stata riscontrata alcuna prova diretta.
Dopo i 18 mesi di stop per la positività nel corso del Giro d'Italia 2013, adesso è arrivato il verdetto anche per quanto riguarda la seconda positività (abbastanza discussa) di Mauro Santambrogio, quella per testosterone risalente all'ottobre 2014 quando si apprestava a rientrare in gruppo con l'Amore&Vita: in questo caso la squalifica per il 31enne comasco è di tre anni fino al 21 ottobre 2017.
Secondo Ivano Fanini, patron dell'Amore e Vita-Selle SMP, Mauro Santambrogio doveva essere «il paladino della lotta al doping». Fanini, che aveva ingaggiato il corridore reduce da una positività all'EPO al Giro 2013, deve però fare i conti con un'altra positività di Santambrogio. Cambia la sostanza - testosterone anziché EPO - non l'esito dell'analisi. Santambrogio ha fallito il controllo a sorpresa fuori dalle gare il 22 ottobre 2014, 12 giorni dopo l'ingaggio da parte di Fanini.
Dopo la squalifica a seguito della positività all'EPO riscontrata in occasione del Giro d'Italia 2013, Mauro Santambrogio ha annunciato, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, di aver firmato un contratto per la prossima stagione con l'Amore & Vita. Il trentenne lombardo, la cui squalifica termina il prossimo 2 novembre, sarà, a detta del patron della formazione Ivano Fanini, «il paladino della lotta al doping». In caso di interesse da parte di una squadra World Tour o Professional, Santambrogio verrà lasciato libero dal team toscano.
Mauro Santambrogio sconterà una squalifica fino al prossimo 2 novembre. È quanto afferma oggi Luca Gialanella su La Gazzetta dello Sport, illustrando come il corridore che nel 2013 venne trovato positivo all'EPO durante il Giro d'Italia abbia ottenuto lo sconto di pena. Santambrogio s'è recato a Losanna davanti alla Commissione indipendente di riforma del ciclismo (CIRC), un organismo voluto dal nuovo presidente Uci Brian Cookson.
A tre mesi dal Giro d'Italia la Gazzetta dello Sport oggi ha fatto il punto sui casi di doping di Danilo Di Luca e Mauro Santambrogio, entrambi risultati positivi per EPO durante la corsa. La situazione dei due ex corridori della Vini Fantini è molto diversa: Di Luca non ha richiesto le controanalisi e ora andrà incontro ad una nuova squalifica, probabilmente della durata di 12 anni; la posizione invece di Santambrogio è più ingarbugliata ed il vincitore della tappa dello Jafferau potrebbe addirittura essere scagionato.
A seguito delle verifiche svolte e di tutte le audizioni fatte durante il mese di giugno, la Procura della Federazione Ciclistica Italiana ha ufficializzato l'archiviazione di ogni procedimento nei confronti del management del team Vini Fantini Selle Italia, sentito in merito ai due casi di positività riscontrati nel team. La Procura Federale non ha riscontrato alcun comportamento irregolare da parte del management del team, di fatto estraneo ai comportamenti vietati assunti da due atleti in forza alla squadra.
(Comunicato stampa)
Dopo la positività all'EPO di Danilo Di Luca il patron della Vini Fantini-Selle Italia, Valentino Sciotti, abruzzese come Di Luca e che proprio il biondo aveva voluto ingaggiare nella squadra, ci aveva messo la faccia al Processo alla tappa, tra la neve di Val Martello.