Si correrà domani il Tour de Vendée, prova in linea di categoria 1.HC del calendario. Saranno 202.6 i chilometri da percorrere per arrivare da Aizenay a La Roche-sur-Yon. 17 le squadre al via, con la Vacansoleil del campione uscente Wesley Kreder (dorsale numero 1) che potrà contare anche su Romain Feillu e sul giovane Danny Van Poppel. Samuel Dumoulin è un'ottima freccia all'arco della AG2R La Mondiale, mentre al FDJ.fr punterà su Nacer Bouhanni. Bryan Coquard può regalare soddisfazioni all'Europcar.
Al GP Impanis-Van Petegem oggi è tornato al successo Sep Vanmarcke dopo un'astinenza di circa 19 mesi: il belga della Belkin ha vinto la corsa battendo l'olandese Pieter Weening in una volata a due. Tanti gli attacchi in corsa ma poi una gruppo di poco più di 30 unità (tra cui anche l'iridato Gilbert) è riuscito ad evadere dal gruppo cambiando il copione della corsa: Weening è stato uno dei più attivi e con lui s'è portato in testa anche Vanmarcke.
La Androni-Venezuela ha sospeso il corridore Francesco Reda - ferme restando le spettanze retributive - in seguito alla richiesta inoltrata dalla Unione Ciclistica Internazionale alla Federazione Ciclistica Italiana di apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dell'atleta per omesso controllo. A inizio aprile, la Androni-Venezuela aveva già fermato Reda - in quel tempo leader della classifica UCI Europa Tour - a tutela della sua salute, per aver riscontrato problemi fisici. Di conseguenza, Reda non era stato iscritto né al Giro d'Italia né alle altre corse nazionali.
Una grande impresa, quella messa a segno da Blel Kadri. Il 26enne francese della AG2R, partito in fuga al km 50, ha staccato i compagni d'azione a Rocca di Papa (a 40 km dal traguardo) e ha poi resistito, tutto solo, al ritorno di un gruppetto di contrattaccanti (con Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano) e del grosso del plotone, andando a vincere ai Fori Imperiali con pochi secondi di vantaggio.
Mancano ormai 10 km alla fine della Roma Maxima, e la situazione non è mutata di molto rispetto alla salita di Rocca di Papa. Sullo strappo dei Cappuccini (a 28 dalla fine) non è successo niente di particolare: Blel Kadri è rimasto in testa con un minutino di vantaggio su un gruppetto di contrattaccanti comprendente Nibali, Santambrogio, Reda e Rubiano. I 4 hanno staccato Timmer (fuggitivo del mattino che avevano raggiunto strada facendo) e hanno inglobato Andre Cardoso, altro attaccante della prima ora che aveva perso terreno da Kadri.
Sulla salita di Rocca di Papa, a 40 km dalla fine della Roma Maxima, Blel Kadri ha staccato i suoi compagni di fuga ed è rimasto da solo in testa (prima di avere un problema alla catena sulla successiva discesa). Ma le notizie importanti vengono dal gruppo: dopo un allungo d'assaggio del compagno dell'Astana Vanotti, Vincenzo Nibali è partito in progressione ai 39 km. Reda è stato il primo a rispondere al siciliano, e successivamente si sono accodati anche Rubiano e Santambrogio.
È Moreno Moser il vincitore della settima edizione della Strade Bianche, primo italiano a trionfare in questa corsa. Gara vissuta sulla fuga di Ermeti, Saramotins, Belkov e Schär (lui il promotore dell'azione dopo 23 km). Sullo sterrato di Monte Sante Marie, mentre Paolini cade e si ritira, Juan Antonio Flecha allunga sul gruppo e si porta in caccia: a 19 km dall'arrivo è però dura andarli a prendere, anche perché il gruppo si fa sotto. Scatta Moreno Moser e si porta dietro Flecha, che però cede sullo strappo finale.