L'ultima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, 10 km a cronometro da Pavullo a Castello di Montecuccolo, è di Dario Cataldo. Il corridore della Sky ha preceduto Matteo Rabottini, Diego Rosa e Damiano Caruso. Manuel Bongiorno, che ha perduto 48", cede così il podio al duo Sky Peter Kennaugh e Dario Cataldo (a 12"), con Matteo Rabottini in terza posizione a 35". Bongiorno è 4° a 43", poi Damiano Caruso a 50".
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L'ultimo atto della Settimana Internazionale Coppi e Bartali non è una cronometro per passistoni, né una cronoscalata vera e propria: 10 km contro il tempo da Pavullo al Castello di Montecuccolo, con Manuel Bongiorno che deve recuperare 42" ad un Peter Kennaugh in formissima. Troppi? Forse sì. D'altro Canto Dario Cataldo, terzo a 1' da Kennaugh, deve difendere il podio da Rabottini e Damiano Caruso, vicinissimi. Saranno 166 gli atleti a prendere il via: Gianni Franco D'Intino partirà alle 13 in punto, Peter Kennaugh alle 15.55.
Nella seconda tappa della Coppi e Bartali la vittoria va al britannico Peter Kennaugh (Sky) che batte Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani).
Con 5 vittorie stagionali all'attivo (tre con Simone Ponzi, una con Mauro Finetto ed un'altra con Andrea Dal Col) la Neri Sottoli-Yellow Fluo di Luca Scinto ed Angelo Citracca è pronta per una grande Sanremo. Anche perché al GP Nobili Rubinetterie di giovedì gli Yellow Fluo hanno primeggiato, piazzando Ponzi sul gradino più alto del podio ed altri due uomini nella top ten.
Alejandro Valverde era ancora solo in testa al GP Nobili Rubinetterie, quando mancavano 15 km al traguardo di Stresa. Al suo inseguimento Felline, Amador, Howard, Rosa, Zardini, Barbin, Fumeaux, Parrinello, Tschopp, Duarte, Pantano, Pellizotti, Rubiano, Rebellin, Meintjes, Kudus, Finetto e Rabottini, con un distacco di 20". Il murciano ha davanti a sé solamente il lungolago ma viene ripreso ai -9 km.
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Alejandro Valverde ci ha preso gusto. Dopo aver vinto la prima gara in Italia, la Roma Maxima, oggi s'è buttato in fuga a 50 km dall'arrivo del GP Nobili Rubinetterie, valido anche come Coppa Papà Carlo e Coppa Città di Stresa. La situazione, quando mancavano 40 km all'arrivo, vedeva Valverde che aveva raggiunto Antonino Parrinello, Pavel Brutt e Miguel Ángel Rubiano in fuga, con Matteo Rabottini tra i battistrada ed il gruppo (tirato dalla Trek ed a 1'20").