Settimana Coppi e Bartali 2014: Super Bongiorno, ma ride Kennaugh - Manuel sfiora la prima da pro'. Peter, tappa e maglia
- Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- RusVelo 2014
- Team Sky 2014
- Alessandro Malaguti
- Andrea Vaccher
- Ben Swift
- Damiano Caruso
- Daniel Paulus
- Dario Cataldo
- Davide Frattini
- Davide Mucelli
- Diego Rosa
- Diego Ulissi
- Emanuel Kiserlovski
- Enrico Rossi
- Francesco Manuel Bongiorno
- Franco Pellizotti
- Gianluca Leonardi
- Jacques Janse Van Rensburg
- Jarlinson Pantano Gómez
- Juan Pablo Valencia González
- Marco Frapporti
- Matteo Busato
- Matteo Rabottini
- Michael Woods
- Peter Kennaugh
- Sergey Firsanov
- Simone Ponzi
- Zico Waeytens
- Uomini
Due giorni di gara, tre frazioni, una sola squadra vincitrice: il denominatore comune di questa metà di Coppi e Bartali è il team Sky. In un inizio d'annata non positivo per il team diretto da David Brailsford i segnali migliori arrivano dai britannici meno noti al grande pubblico, vale a dire Ian Stannard, Ben Swift, Geraint Thomas e oggi Peter Kennaugh. Il concittadino di Mark Cavendish (è anch'egli mannese di Douglas) ha ottenuto in quel di Sogliano sul Rubicone il primo successo nella carriera da stradista, lui che a Londra fu oro nell'Inseguimento a Squadre. Per uno che vince, c'è uno che perde: Francesco Manuel Bongiorno è arrivato ad un passo da essere lui l'uomo più felice sul traguardo forlivese, anch'egli eventualmente al primo successo da professionista. Ma l'uomo della Bardiani deve ancora rimandare l'esultanza, avendo trovato davanti a lui un osso duro nel ventiquattrenne britannico.
Partiti in 188 in mattinata da Sant'Angelo di Gatteo (non partente il colombiano Juan Pablo Valencia) la giornata è stata caratterizzata da una fuga a 12, composta da Matteo Busato (Mg K Vis), Davide Frattini (Unitedhealthcare), Marco Frapporti (Androni), il sudafricano Jacques Janse Van Rensburg (Mtn), il croato Emanuel Kiserlovski (Meridiana), Gianluca Leonardi (Area Zero), Alessandro Malaguti e l'austriaco Daniel Paulus (entrambi Vini Fantini), Enrico Rossi (Christina Watches), Andrea Vaccher (Marchiol), il belga Zico Waeytens (Topsport) e il canadese Michael Woods (Amore & Vita). Vista la consistenza del gruppetto di testa il plotone non ha lasciato troppo spazio, concedendo loro al massimo 2'50" dopo un terzo di gara.
Consci di avere il destino segnato, dalla testa della corsa ci sono stati diversi tentativi, tutti infruttuosi; Janse Van Rensburg, il più stoico, è stato raggiunto ai meno 40 dall'arrivo. In questi frammenti di gara nel gruppo c'è stata una buona selezione, gruppo che ha visto staccarsi molto presto il leader Ben Swift (all'arrivo sarà 99° a 22'07"). Al penultimo passaggio sul gpm di Ville di Monte Tiffi, affrontato in tutto per cinque volte, si è staccato il campione in carica della corsa emiliano-romagnola, vale a dire il toscano della Lampre Diego Ulissi: per lui un 39° posto finale a 6'28" dal vincitore, distacco che lo taglia fuori da qualsiasi discorso di classifica.
A 12 km dall'arrivo, in occasione dell'ultimo passaggio di giornata al gpm, c'è stato l'attacco di Kennaugh, subito rintuzzato da Bongiorno il quale a sua volta ha provato ad abbandonare la compagnia: in vetta il calabro cresciuto a Fucecchio è passato con un vantaggio di 10" su Kennaugh e poco di più sul russo della Rusvelo Sergey Firsanov. Nella discesa successiva il capitano della Bardiani è stato raggiunto dal rivale, arrivando così a giocarsi la vittoria nell'ultimo km di salita in porfido. Sulla carta nel tratto in pavé il più adatto fisicamente (o per meglio dire, il meno svantaggiato) era sicuramente Kennaugh, che ha saputo tagliare il traguardo con 2" di margine sul giovane italiano.
In terza posizione si è piazzato un redivivo Matteo Rabottini: l'abruzzese della Neri Sottoli (nelle cui fila oggi si è ritirato Simone Ponzi) ha concluso a 48", precedendo di 2" il corregionale della Sky Dario Cataldo e di 3" il colombiano della Colombia Jarlinson Pantano. Completano la top 10, Franco Pellizotti dell'Androni, Davide Mucelli della Meridiana (entrambi a 53" da Kennaugh), Damiano Caruso (Cannondale), Diego Rosa (Androni) e il già citato Firsanov, questi ultimi tutti a 54" dal vincitore. La classifica generale vede ora Kennaugh precedere di 42" Bongiorno e di 1' Cataldo, classifica che, salvo sorprese, resterà immutata anche domani considerando che la tappa prevista, la Crevalcore-Crevalcore di 158.4 km, è dedicata ai velocisti.
Dicevamo della prima vittoria per Kennaugh: il britannico è stato nella scorsa stagione un importante gregario per Froome al Tour de France, nel quale è stato anche protagonista di una buffa caduta (finendo nella boscaglia a bordo strada) nella tappa poi vinta da Daniel Martin a Bagnères-de-Bigorre, ed ha avuto nei quattro anni in Sky poche occasioni da capitano. In un paio di esse aveva ben figurato, precisamente al Giro di Polonia 2011 vinto da Peter Sagan e concluso al 5° posto, e alla Route du Sud 2011 in cui fu terzo nella corsa vinta dall'attuale compagno di squadra Vasil Kiryenka. Per Bongiorno terzo secondo posto tra i pro': per le caratteristiche che ha e per la determinazione dimostrata in questi quindici mesi da professionista, la vittoria non tarderà ad arrivare, per uno che ha tutto per essere un protagonista del pedale tricolore nei prossimi anni.