Con uno sforzo disumano per restare a ruota di Scarponi Paolo Tiralongo vince a Rocca di Cambio la settima tappa del Giro d'Italia. Vanno in fuga sin dal chilometro 0 in 4: Beppu, Rabottini, Selvaggi, Hollenstein. Vantaggio massimo di 9'15", si mantengono tra i 7' e gli 8'. A L'Aquila (-24 km all'arrivo) i quattro fuggitivi hanno 1'55" sul gruppo tirato dalla Garmin-Barracuda al gran completo. Rabottini saluta la compagnia ad inizio salita. Scatta Pirazzi e guadagna 20" ai -15 km ma Agnoli riparte ed esce dal gruppo tirato dalla Lampre (lo raggiungono Santaromita e Pietropolli).
Matteo Rabottini, 24enne della Farnese-Selle Italia, guarda alla corsa rosa che verrà e fissa i suoi obiettivi: ovviamente, viste le sue caratteristiche, il pescarese andrà in cerca di una fuga da lontano: «L'anno scorso non ci riuscii, stavolta ci riproverò. Magari già dalla Danimarca, dove il vento forte potrebbe favorire proprio qualche attacco a sorpresa».
Giornata da tregenda al Giro del Trentino. la seconda tappa, da Mori a Sant'Orsola Terme vede il successo di.... Dopo 20 km se ne vanno in quattro: Juan Pablo Forero Carreno, Matthias Friedemann, Davide Mucelli e Marco Frapporti. Sul Passo del Redebus restano soli Frapporti e Mucelli ma la discesa fa i veri distacchi. L'Astana di Kreuziger la fa a rotta di collo ed il gruppo si spezza (dietro, tra gli altri, Basso, Pozzovivo, Di Luca, Rujano). Felline e Rabottini provano a riportarsi sul primo gruppo ma vengono riassorbiti presto (Frapporti, ultimo a resistere, era stato già raggiunto).
Si avvia alla conclusione la fuga che ha caratterizzato fin qui l'Amstel Gold Race. Sul Loorberg (35 km alla conclusione) Simone Stortoni ha selezionato il gruppetto di battistrada, e gli hanno risposto subito Bilbao, Howes e Bardet, e in seconda battuta anche Raymond Kreder e Delfosse. Il gruppo, tirato da BMC, Katusha e - con maggiore convinzione - Astana, è a meno di un minuto dagli attaccanti, e la competizione si appresta a entrare nel vivo: a 28 km dal traguardo un tentativo di contropiede con Iglinskiy, Rabottini, De Weert, Huguet e Tanner ha acceso ufficialmente le ostilità.
José Serpa ha centrato l'obiettivo prefissato: bissare il successo di ieri e conquistare la tappa più ambita del Tour de Langkawi, quella di Genting Highlands. Il colombiano della Androni ha dapprima seguito il compagno di squadra Rujano quando il venezuelano ha attaccato a 17 km dalla vetta: con i due un terzo uomo di Savio, Carlos Ochoa, e un altro sudamericano, Victor Niño. Ai 6 km Serpa ha dato l'accelerata necessaria per restare solo al comando con Niño, e in compagnia del connazionale è arrivato al traguardo, dove ha facilmente battuto l'avversario.