Astana, Lampre, Liquigas, GreenEDGE, Saxo Bank ma anche Acqua e Sapone, Colnago-CSF, Farnese Vini-Selle Italia. Bastano questi nomi per farsi un'idea del gran parco partenti al Giro di Slovenia, che prende il via domani con la Celje-Novo Mesto e si concluderà domenica. Il beniamino di casa Janez Brajkovic avrà il dorsale numero 1, con il campione uscente Diego Ulissi cui toccherà invece il 18. La Liquigas avrà in Damiano Caruso e Kristjan Koren le sue punte mentre Impey nelle tappe mosse e Goss nelle volate saranno le pedine principali dell'Orica-GreenEDGE.
Il numero 1 sarà sulle spalle del vincitore uscente Davide Rebellin, da poco tornato alle corse con la maglia della Meridiana Kamen: parliamo della 21esima edizione del Trofeo Melinda-Val di Non che si correrà domani, sabato 2 giugno. Tra gli sfidanti del veneto troviamo corridori usciti dal Giro d'Italia come la maglia azzurra Matteo Rabottini (Farnese Vini), la coppia Colnago formata da Pozzovivo (3° lo scorso anno) e Gianluca Brambilla, per finire con il polacco Niemiec (Lampre) ed Eros Capecchi (Liquigas).
Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".
Inizia il Mortirolo ed i 14 davanti si sgranano inevitabilmente, mentre dietro è la Liquigas a fare l'andature, insieme a Spezialetti che lavora per Scarponi. Il gruppo ha un ritardo di 2'38" all'imbocco. Scatta tra i primi in testa Oliver Zaugg, raggiunto presto da Matteo Carrara. Rientra con un'azione bellissima Damiano Caruso. Christian Vande Velde e José Serpa raggiungono Zaugg e Caruso mentre Carrara paga l'enorme sforzo fatto e perde terreno. Dal gruppo maglia rosa esce proprio Joaquim Rodríguez seguito da Ryder Hesjedal. Sopraggiunge Scarponi con Urán ed Henao.
Sulla terza salita della Caldes-Passo della Stelvio, quella di Teglio, Matteo Rabottini si assicura matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore (aveva sprintato per primo su Tonale ed Aprica, Pirazzi è lontano). La testa della corsa è composta da 14 uomini andati via prima delle prime rampe del Passo del Tonale. Si tratta di: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa.
Il primo tappone dolomitico, da Falzes a Cortina d'Ampezzo, vede finalmente i big sfidarsi faccia a faccia e viene vinto dalla maglia rosa Joaquim Rodríguez. Ci vuole un'ora prima che vada via la fuga giusta. All'interno la maglia azzurra Matteo Rabottini, Branislau Samoilau, Kevin Seeldraeyers, Matteo Montaguti e José Serpa. Sul Duran il gruppo dei 5 perde Montaguti, mentre dietro la Liquigas si mette a tirare dopo che l'aveva fatto per diversi chilometri l'Euskaltel. Ed è proprio un basco, Nieve, ad avvantaggiarsi sulle rampe del Passo Duran.
La 17esima tappa del Giro, da Falzes a Cortina, è entrata decisamente nel vivo: dopo un allungo di Seeldraeyers in discesa dal Duran (il belga era già in fuga dal mattino con altri corridori), che ha portato il battistrada ad avere fino a 50" sugli immediati inseguitori (Rabottini, Samoilau, Serpa e Nieve, rientrato sul Duran stesso) e 1'50" sul gruppo della maglia rosa, sulla Forcella Staulanza è cambiato tutto: prima Rabottini, poi Nieve (rialzatosi), poi Samoilau e Serpa, infine Seeldraeyers sono stati tutti ripresi dal gruppo tirato in maniera strepitosa da Damiano Caruso (al servizio d
Iniziano a muoversi sul Passo Duran i corridori della classifica generale, nella 17esima tappa del Giro d'Italia, da Falzes a Cortina. A rompere gli indugi Mikel Nieve, a cui ha preparato il terreno la Euskaltel, e che è stato lanciato da un bel forcing di Txurruka. Tra i fuggitivi, invece, ha perso terreno Montaguti, e al Gpm (1a categoria, km 127.8, a meno di 60 km dal traguardo) Rabottini è passato ancora primo, su Seeldraeyers e Serpa. Il distacco di Nieve in cima al Duran era di 31", il gruppo della maglia rosa (tirato dalla Liquigas) è passato a 1'18" da Rabottini.